Salvini a Imola, sale la contestazione VIDEO

Imola

IMOLA. Tornato a Imola per la seconda volta in un mese per tirare la volata alla candidata del centrodestra per la presidenza della Regione Lucia Borgonzoni, a sua volta a Imola per la prima volta in una occasione pubblica ieri sera accolta da 200 sostenitori alla cena organizzata al Molino Rosso, Matteo Salvini questa mattina ha radunato alcune centinaia di sostenitori, circa 300/400, ma ha dovuto fare i conti con una parte di piazza piuttosto “agguerrita” di contestatori. Protetta infatti da una presenza massiccia di polizia, che a un certo punto ha anche tirato fuori caschi e scudi antisommossa, la piazza Caduti per la Libertà, la più piccola delle tre piazze del centro dove è stato allestito il palco dei comizi su cui è salito il leader della Lega, è stata di fatto “accerchiata” dalle voci dei diversi contestatori.

Le Sardine inizialmente si sono fermate sotto alla Galleria del centro cittadino, ben distanziate dal palco per il raduno informale al quale s'erano date appuntamento, poi col passare dei minuti venute più avanti sulla via Emilia, mentre un piccolo gruppo senza insegne né "pesci", ma con libri e giornali in mano, si sono spinti fino sotto al portico ai piedi dell'orologio.

Intanto le bandiere rosse di Potere al popolo, che erano poco più in là con un banchetto e in mattinata avevano presentato i propri candidati in conferenza stampa, sono comparse dal lato di piazza Matteotti insieme ai cartelli "Salvini non ti vogliamo".

Davvero difficile capire dalla piazza le parole di Matteo Salvini sebbene pronunciate al microfono, tanto alto era il rumore della contestazione, comprensibili appieno praticamente solo seguendo la diretta on line grazie all'esclusione dei rumori di sottofondo, una diretta in cui sono stati esclusi anche alcuni dei momenti di contestazione più forte. Mentre le Sardine cantavano "Bella ciao" dal lato invisibile alla piazza della via Emilia, il gruppetto di contestatori a lato del palco fischiava e contestava ad alta voce, qualche scontro verbale fra cittadini dei due diversi schieramenti, nessun tafferuglio vero e proprio. <Il patrono di Imola è il patrono degli educatori e dei maestri, se ci fosse San Cassiano a spasso oggi un pochino se la prenderebbe. Qui da una parte c'è qualcuno che l'educazione l'ha imparata, dall'altra parte evidentemente no> ha detto Salvini rivolto ai contestatori. E ancora il leader leghista ha risposto ai fischi dicendo : <Ha ragione Bonaccini a vergognarsi del suo partito>, per poi rimarcare <A Imola con tutti i problemi che ci sono che mi hanno denunciato i commercianti e i cittadini la polizia e carabinieri non starebbero a tenere a bada quattro esagitati, ma in giro a inseguire spacciatori, scippatori e rapinatori>. Poi il saluto e l'abbraccio, seguito dalla processione per il selfie, ai sostenitori, e i consueti <bacioni> lanciati ironicamente in direzione dei contestatori. Le foto sono di Mauro Monti

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui