A Rimini sale la richiesta di acquisti e affitti, ma non ci sono case

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«Il mercato immobiliare riminese sta attraversando una fase abbastanza frizzante». Parola di Luciangela Paiano, titolare della Paiano Immobiliare di Rimini e vicepresidente territoriale del Collegio Romagna della Fiaip-Federazione italiana agenti immobiliari professionali. «E’ ripartito con il piede giusto e ci auguriamo che vada avanti così. Nonostante, di fatto, non si sia mai fermato completamente: le persone hanno continuato a cercare casa anche durante la fase più pesante dell’emergenza sanitaria e noi, con tutte le precauzioni del caso, abbiano continuato a fare il nostro lavoro».

Nei mesi di zona arancione e rossa, i trasferimenti per lavoro hanno portato un po’ di ossigeno sul versante degli affitti?

«I trasferimenti per lavoro più significativi sono stati quelli dei medici, degli infermieri e del personale sanitario, più che dei lavoratori delle aziende del territorio. E la stragrande maggioranza di loro ha preferito cercare un appartamento in affitto rispetto alla sistemazione in albergo. Il problema più difficile da risolvere è stato quello di trovare appartamenti a disposizione, perché le persone che avevano in programma di cambiare casa hanno bloccato tutto e aspettato».

Guardando alle sistemazioni di più lungo periodo o all’acquisto, che cosa cerca la maggior parte delle persone?

«La tipologia del bilocale è quella meno richiesta, a meno che non si sia alla ricerca di un affitto di breve periodo. Il primo desiderio è quello di acquistare una casa come prima casa, grazie ai mutui molto bassi. E ci aspettiamo che le coppie giovani contribuiscano a mantenere alto questo aspetto. Molte persone, però, stanno anche acquistando una casa come seconda casa, per fare un investimento».

Le persone sono maggiormente orientate verso l’affitto o verso l’acquisto? E che cosa conviene di più in questo momento?

«Ci sono molte persone disposte ad acquistare un appartamento, e alcune a spendere anche molto, fra 500.000 e 700.000 euro. Soffriamo, però, del problema opposto: non ci sono appartamenti a disposizione. E la situazione è identica per quelli in affitto».

Ci sono zone che hanno guadagnato in termini di attrattività? E zone che l’hanno persa?

«Nella ricerca del nuovo, in qualsiasi zona, le persone prestano un’attenzione sempre maggiore alle zone verdi, all’architettura curata e ai fabbricati di classe energetica elevata. In quella dell’usato, la prima cerchia urbana appena fuori dalle mura rimane attrattiva, magari se l’immobile ha un affaccio su una strada secondaria».

Quali prezzi bisogna aspettarsi, a seconda delle zone?

«Si va dai 2.500 ai 3.500 euro a metro quadrato, e in qualche caso si arriva a 3.800. Se parliamo del centro storico, a fare da spartiacque è Corso d’Augusto: a mare ci sono le zone meno appetibili, con la stazione e Borgo Marina che continuano a “soffrire”, a monte le altre».

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