Saldi, Confesercenti: "E' troppo presto"

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Caldo e saldo non sono mai andati così a braccetto come quest'anno. Anzi, a ben pensarci non sono andati a braccetto mai perché, per accezione, il termine era seguito dalla dicitura “di fine stagione” che ormai da tempo è andata sì trasformandosi in “a metà stagione”, ma mai era diventata “di inizio stagione”. In un anno particolarissimo come questo 2021, invece, è così: i saldi a Forlì e in tutta l'Emilia-Romagna scattano oggi, in netto anticipo sui tempi, praticamente in coincidenza con l'inizio effettivo della stagione estiva. Per questa ragione rappresentano una medaglia a due facce: di certo un'occasione importante per immettere liquidità nelle casse di negozi di abbigliamento, calzature e accessori moda che hanno particolarmente sofferto la crisi legata al Covid (il settore intero è quello che ha pagato il prezzo più salato), ma anche «un mettersi sullo stesso piano ideale di quelle attività di e-commerce che praticamente hanno ribassi tutto l'anno e che, invece, rappresentano l'avversario da fronteggiare per i negozi di vicinato».

Amati e odiati

Parole del direttore di Confesercenti Forlì, Giancarlo Corzani, che rappresentano l'anima più scettica di un settore commerciale che si presenta al “sabato caldo e saldo” diviso nella lettura da dare all'anticipo della campagna. «Se l'obiettivo è fare cassa, avere una liquidità che obiettivamente serve, i saldi costituiscono di certo un'opportunità per consumatori ed esercenti, però l'avvio nel primo fine settimana di luglio fa coincidere gli sconti con l'inizio effettivo dell'estate e così ci si gioca la stagione – lamenta Corzani-. Non vorrei che il valore aggiunto rappresentato dai negozi al dettaglio venisse ulteriormente svilito da un periodo così lungo di promozioni che finiscono per attirare gente in negozio solo in queste occasioni». Anche perché, secondo l'analisi dell'Unione nazionale consumatori, i ribassi saranno importanti in Emilia-Romagna: mediamente -20,6% nell'abbigliamento, -22,2% alla voce “indumenti”, -20,7% nelle calzature. In inverno gli sconti erano stati mediamente sotto il 20%, anche se nel 2020, dopo il lockdown, la riduzione dei prezzi era stata anche superiore a quella attuale, in media del 23,4%.

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