Odore acre anche nelle frazioni di Budrio e Balignano. Dopo che l’anno scorso erano stati sollevati interrogativi dai residenti di Case Missiroli su un’azienda a confine tra il cesenate e l’area Rubicone, ora sarebbero tornati a farsi risentire i cattivi odori, portati dal vento anche in collina.
Sotto accusa per le esalazioni è uno stabilimento del settore avicolo vicino alla via Emilia creerebbe qualche problema per gli odori non graditi. «L’azienda alimentare è stata inaugurata nel 2014 – riferiscono i residenti – da subito si è presentato il problema delle emissioni odorose provocate da frittura e cottura. Quello che inizialmente sembrava un problema circoscritto alle vicinanze dello stabilimento nel corso degli anni ha continuato ad allargarsi. Diversi di noi hanno tentato di far capire il proprio disagio cercando un dialogo con i responsabili della ditta alimentare, dialogo che però non ha mai portato a mostrare un vero intento da parte loro di mitigare i grossi disagi da noi patiti, anzi addirittura minimizzandoli. Un anno esatto fa, quindi, si è deciso di organizzare una raccolta firme dato che le esalazioni erano incessanti, compreso di notte, provocando nausea e mal di testa e pregiudicando la libertà di chi giustamente vorrebbe arieggiare la propria abitazione».
I residenti riferiscono che ora il problema si sarebbe esteso anche alle frazioni di Budrio e Balignano in Comune di Longiano: «Alla raccolta firme è seguito ad agosto 2022 un primo esposto ad Arpa, Asl, sindaco e polizia municipale. Dopodiché la rappresentante dei cittadini è stata ricevuta o contattata da referenti Arpa e Asl. È emerso che la ditta aveva investito in un impianto di abbattimento odori che a dire degli enti coinvolti avrebbe dovuto, se non eliminare, almeno mitigare il disagio». Dato che questo particolare impianto necessitava di tempi tecnici per entrare a regime, i residenti, in accordo con Arpa hanno deciso di aspettare qualche mese dalla sua messa in opera, fino a settembre scorso, per trarne un bilancio. Purtroppo le speranze sembrano essere state disattese in quanto dal novembre scorso la situazione non sarebbe «minimamente cambiata», anzi, i residenti sono molto arrabbiati, esasperati e anche preoccupati di un’eventuale svalutazione dei loro immobili in caso di vendita. Motivo per cui hanno proceduto ad inviare un ulteriore esposto per segnalare il protrarsi di questo grave disagio e della mancata efficacia dell’impianto, di cui peraltro la ditta, «per sua stessa ammissione» sarebbe consapevole. Così anche nelle frazioni longianesi si attendono «riscontri da parte degli enti preposti perché la situazione è diventata insostenibile e siamo veramente stufi».