Rubano l'oca alla nonnina che tiene pulita Santarcangelo

Rimini

SANTARCANGELO. Rubano un’oca alla nonnina di 83 anni che tiene pulita Santarcangelo. L’episodio si è verificato sabato notte, nei pressi della Pieve vicino alla Celletta. «Me ne sono accorta solo all’indomani, al risveglio. È stato un grandissimo dispiacere, Guendalina mi faceva compagnia».

Inizia così il suo racconto Rina Molari, la super nonna salita agli onori della cronaca, quasi un anno fa, per la precisione a febbraio 2021, grazie alla raccolta dei rifiuti che eseguiva nelle passeggiate al fianco del fedele cane Apasche.

«Faccio solo il mio dovere», si era schernita lei, armata di pinza prensile dal manico lungo, guanti e carrello con tanto di sacchi per differenziare. Ma l’iniziativa dell’ex cuoca della casa di riposo clementina prima e dell’ospedale poi non aveva lasciato indifferente la vice sindaca Pamela Fussi che, senza risparmiarsi, si era unita a lei per un intero pomeriggio. Allora la casa di Rina sembrava uscita da una pagina di Beatrix Potter, tra orticello curato e galli che raspavano assieme alle due placide oche bianche, Guendalina e Adelina, sorelle distinte grazie al colore del nastro alla zampina.

«Erano nate dalle uova che tre anni fa mi aveva donato mia cognata – spiega –. A covarle erano state le mie galline, ed ormai eravamo una famiglia allargata con le nostre due figlie, i 4 nipoti e altrettanti pronipoti». Ora esclude che a ghermirla sia stato un animale «altrimenti resterebbero indizi ben diversi». E rimarca: «Penso che qualcuno abbia scavalcato la recinzione e che le abbia subito tirato il collo, per arraffarla meglio, portandola via in un sacco. Ho trovato poche penne insanguinate e una sventolava ancora in cima alle maglie metalliche», ricorda.

E dire, allarga le braccia, che il cortile «è illuminato, come la strada dinnanzi al mio cancello. Non ci voleva questa notizia amara, – riconosce – a pochi giorni dall’uscita dal Covid per me e mio marito Giuseppe. Sto soffrendo troppo per questa perdita».

Amareggiata anche la figlia di Rina, Loretta Fabbri: «Nel 2022 esiste ancora gente che entra nel recinto e ruba un’oca che non sarebbe stata mai mangiata da nessuno e che forse non mangerà nemmeno lui, visto che l’età avrà sicuramente indurito la sua carne». Fame? «No, non prendiamoci in giro», taglia corto. Ci resta la tristezza di aver perso un’amica e sentire lo strazio della sorella che la cerca senza sosta. Al ladro – conclude – dispenso solo un consiglio: non tornare».

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