Forlì, con un'asta e il biadesivo ruba le offerte in chiesa: arrestato

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Con un’asta e del biadesivo riusciva a “risucchiare” le banconote messe dai fedeli nelle cassette delle offerte. Soldi che finivano nelle sue tasche. Certo, non un bottino da colpo grosso, ma comunque un comportamento da censurare e che gli è costato l’arresto. Sono stati i Carabinieri, domenica pomeriggio, ad attenderlo fuori dalla chiesa di Castrocaro per bloccarlo. Ieri il giudice Massimo De Leva ha convalidato l’arresto, disponendo che l’uomo, Cesare Simboli, cinquantenne, difeso dall’avvocato Licia Zanetti, fosse rimesso in libertà in attesa che venga celebrato il processo.

Gli episodi

Domenica non era la prima volta, secondo i Carabinieri, che l’uomo tentava di rubare i soldi nella cassetta. D’altra parte il parroco aveva in diverse occasioni notato l’ammanco del denaro e aveva già sporto denuncia. Questo aveva portato ad aprire un’indagine, nel corso della quale i militari di Castrocaro avrebbero in più di una circostanza visto il cinquantenne entrare in chiesa e provare a risucchiare i soldi dalle cassette delle offerte. Una tecnica già vista in passato, con un’asta utilizzava per entrare nelle feritoie della cassetta e all’estremità qualche materiale, a volte bioadesivo, perché le banconote vi rimanessero attaccate quando l’asta veniva estratta. Cifre sicuramente non alte quelle che racimolava con la sua azione, ma sufficienti per far notare l’assenza di incassi da parte del prete. Una serie di appostamenti da parte degli uomini dell’Arma hanno permesso una certa costanza nelle visite dell’uomo in chiesa, non sempre per mettere a segno colpi. Domenica quando lo hanno notato entrare in azione hanno deciso di attenderlo fuori e poi di bloccarlo. Per lui è scattato l’arresto per il furto aggravato. Ieri l’udienza di convalida e poi il ritorno in libertà visto la richiesta di termini a difesa da parte dell’avvocato Licia Zanetti.

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