Rsa Colle Carducci: i sindacati indicono lo stato di agitazione presso la casa di riposo "Il Castello" di Longiano

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Fp Cgil, Fisascat Cisl Romagna e Uil Fpl hanno dichiarato lo stato di agitazione per i lavoratori della Rsa Colle Carducci.

I sindacati denunciano da mesi le perduranti ed inaccettabili condizioni lavorative a cui sono sottoposti i lavoratori della struttura, stremati da una condizione di emergenza costante che prosegue da diversi anni: parliamo di un abuso di turni massacranti anche di 12 ore giornaliere, mancato rispetto delle 11 ore di riposo giornaliero, turnazioni dell’ultimo minuto ed un regime di reperibilità non retribuito, ferie richiamabili, riposi mancati, l’utilizzo di doppie notti e doppi turni diventati una routine inaccettabile. "Situazione certamente aggravata da una carenza cronica di personale che sta vivendo l’intero settore socio-assistenziale nel territorio cesenate, ancora più acuta in questo contesto a causa dell’applicazione di un contratto ‘’pirata’’, con istituti contrattuali scarni e peggiorativi, come quello della malattia e, con retribuzioni inferiori a quelle del contratto nazionale delle cooperative sociali firmato da Cgil Cisl e Uil ovvero dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative. Più volte è stata sottolineata l’importanza di introdurre con la contrattazione di secondo livello tutele migliorative, anche retributive, che avrebbero reso la struttura più appetibile, ma al contrario si è preferito non prestare ascolto alle richieste delle organizzazioni sindacali. Le maggiori criticità si riscontrano nella carenza di personale infermieristico, figure professionali che garantiscono competenze essenziali in qualsiasi struttura in cui siano presenti ospiti fragili e che necessitano di una cura sempre meno assistenziale e più sanitaria, a cui si è cercato di rimediare attraverso scelte organizzative discutibili. Riteniamo doveroso - spiegano Marianna Niro, Antonio Sarpieri e Michele Dall'ara rispettivamente di Uil, Cgil e Cisl - che tale situazione venga, al più presto, sanata anche in virtù della forte preoccupazione che tali condizioni lavorative possano avere sui servizi e quindi nei confronti degli anziani e soggetti vulnerabili presenti nella struttura stessa. É necessario un vero confronto anche con le istituzioni pubbliche, fino ad ora assenti alle varie convocazioni presso gli organi competenti, affinché si prenda coscienza della condizione in cui versa la struttura e si ricerchino soluzioni concrete ad una situazione lavorativa ed umana al limite".

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