Rossi & Gipsy Duo Project al teatro dei Sozofili di Modigliana

Sposare la musica colta con la più popolare che c’è, quella degli zingari… Lo fa Danilo Rossi, per decenni prima viola della Scala in duo con Albert Florian Mihai alla fisarmonica: è il Rossi & Gipsy Duo Project, in concerto al Teatro dei Sozofili di Modigliana questa sera dalle ore 21.

«Ho sempre avuto un grande interesse per la musica tradizionale e per quella dei Rom – racconta Rossi – così quando ho conosciuto un gruppo di bravissimi esecutori rumeni, ho… coronato il sogno di entrare in quella musica! Loro, figli e nipoti di musicisti, hanno apprezzato a loro volta la mia idea, e si sono in qualche modo adattati a me».

Come sarà il concerto dei Sozofili?

«La nostra è una formazione variabile, a Modigliana ci presentiamo in duo, e descriviamo un percorso al contrario che parte da Brahms, Bartok e Dvorak fino a indagare le suggestioni gipsy che li hanno ispirati tanto che le hanno inserite nelle loro sinfonie, e anzi sono diventate quasi dei jingle come succede per le “Danze rumene” di Brahms. Su questo canovaccio giochiamo molto con l’improvvisazione: in una parola, ci divertiamo moltissimo! Io poi mi metto in gioco e imparo cose nuove da una musica straordinaria».

Lei però ha una formazione e una carriera da musicista classico.

«A parte che questo gruppo è capace di far diventare gipsy… anche Piazzolla, in realtà mi sento molto vicino al loro modo di vedere la musica. Per il mondo Rom è una forma espressiva importantissima, nei matrimoni e nei funerali non può mancare l’accompagnamento delle note. Ma in realtà anche il nostro liscio, quello che si suonava durante le feste, aveva uno spirito simile, con i musicisti girovaghi che si spostavano di aia in aia. Io poi ho sempre amato mischiare i generi, e avere avuto interlocutori di alto livello mi ha indotto a prepararmi e a cercare di migliorare perché metto sempre la faccia in quello che sperimento. Infine, sono curioso, non smetto mai di spingermi verso qualcosa di nuovo: e la musica in questo è una fonte infinita di suggestioni».

E quindi anche di possibilità di esperimenti.

«Certo: qualcuno può essere felice, altri meno… Ma questa collaborazione nata due anni fa sta avendo una forte risposta dal pubblico, e tante richieste di concerti».

Un bel segnale.

«Sì, perché gli spettatori sono tanti ed escono contenti ascoltando una musica che ti fa saltare sulla sedia! ».

In questi giorni l’associazione ForlìMusica di cui lei è direttore artistico, sta dando rilievo all’iniziativa “Adotta un musicista”: un altro fronte delle sua attività.

«È un’iniziativa a cui abbiamo dato vita 19 anni fa per promuovere i giovani esecutori fino ai 16 anni. I vincitori delle selezioni potranno esibirsi infatti con una vera orchestra, la Bruno Maderna diretta da Gianna Fratta, un progetto che è un unicum in Europa, e prevede anche una borsa di studio per seguire corsi o masterclass, quindi per poter progredire nello studio della musica: un bene prezioso in cui ForlìMusica e io crediamo moltissimo».

Biglietti: 15-12 euro.

Info: 348 1544901

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