Forti preoccupazioni per lo stallo dei lavori. Da un dozzina di giorni non ci sono più le ruspe e i mezzi tecnologici delle squadre speciali dei vigili del fuoco a risolvere la questione delle strade franate. E i fondi necessari per sistemare gli smottamenti e rendere sicura la viabilità rimangono solo una lontana promessa a cui al momento non è seguito nulla.
Situazione critica in collina
Dopo gli eventi atmosferici catastrofici di maggio, dal Governo sono arrivate solo promesse d’aiuto e le casse di molti comuni sono vuote. E la partenza completa delle forze speciali legate ai vigili del fuoco sta creando apprensione negli amministratori locali. «Dopo il 31 luglio – fa il punto la vicesindaca di Roncofreddo, Daniela Dellachiesa – sia i vigili del fuoco del distaccamento di Forlì sia quelli speciali di altre parti d’Italia hanno lasciato i nostri territori». Sollecitato dai sindaci, soprattutto da quelli delle aree montane, Enzo Lattuca, sindaco di Cesena e presidente della Provincia, ha scritto al Comando nazionale dei vigili del fuoco chiedendo un prolungamento della loro presenza, ma la risposta è stata negativa. «Questo ci sta mettendo in fortissima difficoltà – prosegue Dellachiesa –, anche perché dei fondi promessi da Roma dalle nostre parti non si è visto nemmeno un euro e le casse comunali sono vuote. Così rimangono ferme tutte quelle opere urgenti per mettere in sicurezza le strade e risolvere le decine di frane che ancora incombono nel nostro territorio comunale. I cittadini ci chiedono di fare presto ma non abbiamo fondi e non possiamo commissionare lavori senza copertura economica. Abbiamo infatti ancora situazioni disastrate da risolvere, arterie dove i mezzi della nettezza urbana e tutti gli altri veicoli non riescono ancora a transitare dopo quasi tre mesi dall’alluvione. Lavori di somma urgenza che non riusciamo a far fare».
Due strade ancora chiuse
«Abbiamo due strade, in particolare, ancora chiuse da maggio e non percorribili dai veicoli – continua la vice sindaca –: si tratta della via dei Laghi e la via Castiglione. Per queste abbiamo disposto lavori per circa 70mila euro da eseguirsi subito dopo Ferragosto, prosciugando completamente nel contempo le casse comunali. D’altronde i residenti sono allo stremo e vanno aiutati. Poi incrociamo le dita, sperando che il commissario Figliuolo possa avere dal Governo i fondi che da Roma sono stati ampiamente promessi».
L’incognita maltempo
Nel frattempo passano le settimane e l’impasse governativa rischia di proseguire ancora. «Se dovessero arrivare le piogge – conclude Dellachiesa – la situazione tornerebbe drammatica, con la viabilità di nuovo interrotta e frane che si metterebbero in moto. Speriamo che finisca presto questa grande incertezza e che si possano avere subito i fondi per fare i lavori più urgenti».