Romagna, Legacoop prevede 2800 assunzioni, ecco in quali settori

Cesena

RAVENNA. Nel 2022 le cooperative di Legacoop Romagna prevedono di assumere 2.800 persone. Di queste circa il 60% in provincia di Ravenna, il 15% circa in provincia di Forlì-Cesena e il 25% nell'area riminese. Si assume non solo per il naturale turn over, ma anche perché è attesa un'espansione dell'attività aziendale in quasi quattro casi su dieci. Un dato che, una volta spacchettato sui vari territori, mostra ulteriore dinamicità nell'area forlivese e cesenate, dove la crescita prevista è la motivazione principale per oltre il 60% delle aziende. Insomma, buone notizie dalla prima edizione dell'Osservatorio sulle esigenze di personale nelle cooperative romagnole, che è stato presentato questa mattina a Ravenna, nel corso dell'assemblea di Federcoop Romagna, la società di servizi e consulenza alle imprese di Legacoop Romagna. Un centinaio le realtà di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini coinvolte nella rilevazione, in rappresentanza di un mondo che riunisce oltre 400 imprese e 25.000 lavoratori, con un valore della produzione di circa 7 miliardi di euro. Il fabbisogno per settore vede prevalere i servizi (23,9%), la filiera sanitaria (19%), il commercio e turismo (18,7%), l'agroalimentare (11,9%). Seguono mobilità e logistica (7,8%), costruzioni e infrastrutture (6,3%) e poi via via le altre filiere industriali (3,3%), il legno e arredo (2,3%), finanza e consulenza (2,8%), informatica (1,7%), formazione e cultura (1,2%), meccatronica e robotica (1%), moda (0,2%). Oltre a capacità di carattere comunicativo, sono richieste competenze informatiche e linguistiche, che si confermano centrali in tutti i piani per la ripartenza. Per un candidato rappresentano punti di forza da spendere prima di tutto le esperienze lavorative precedenti (29,9%), ma anche la disponibilità al lavoro straordinario e alle trasferte.

La distribuzione del livello di istruzione è uniforme, con differenze specifiche se si osserva la filiera: salute, formazione e cultura richiedono con maggiore incidenza il titolo di laurea. "Il tema della selezione del personale è fondamentale per le imprese, non solo per quelle che stanno crescendo. Questo appuntamento è destinato a diventare periodico: un primo risultato sarà l'attivazione di un servizio di selezione del personale dedicato alle cooperative. Non pensiamo semplicemente a un servizio di incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro, ma a una vera proposta strutturata secondo i principi cooperativi", annuncia l'amministratore delegato di Federcoop Romagna, Paolo Lucchi. "Non un'agenzia interinale, quindi, ma un servizio che sia in grado di investire sulla qualità. Formeremo le persone internamente e faremo di Federcoop Romagna uno snodo tra il sistema formativo, delle imprese, della scuola e dell'università", assicura. "Creare lavoro è la missione principale di ogni cooperativa, ma noi abbiamo una responsabilità ulteriore: fare sentire la differenza della missione mutualistica anche ai lavoratori. Oggi dobbiamo fare in modo che l'offerta di occupazione cooperativa sia all'altezza della domanda che c'è sui mercati e al bisogno di un lavoro che sia generativo, quindi tutelato, sicuro, garantito e inclusivo", spiega il presidente di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti. "I numeri che presentiamo oggi come sistema cooperativo sono importanti e dimostrano che la ripartenza è in atto, ma sono già messi a rischio dall'aumento delle materie prime e dell'energia. Serve una forte azione politica per coinvolgere l'Europa in una riduzione delle dinamiche inflattive, se non vogliamo che la ripresa si fermi appena nata", ammonisce. 

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