Roberto Latini domani a Ravenna

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La stagione dei teatri ospita questa sera alle 21, nel rinnovato teatro Rasi, “In exitu” di e con Roberto Latini, in una produzione della compagnia Lombardi-Tiezzi. L’opera, tratta dall’ultimo romanzo di Giovanni Testori, è incentrata sulla figura di Gino Riboldi, giovane tossicodipendente che si prostituisce nella Milano degli anni Ottanta, catalizzatore di quel sottobosco di giovani derelitti in cerca di salvezza. La scena lo coglie nei momenti finali della sua esistenza, quando, in uno dei bagni della stazione di Milano, rivive alcuni momenti del suo passato. Un romanzo, quello di Testori, accolto subito dalla critica come un capolavoro e subito trasportato sulla scena: è del 1988 il debutto alla Stazione centrale con protagonista Franco Branciaroli.

Fondante, in quest’opera di Testori, è il lavoro sulla lingua, lacerata e spezzata, per dare voce a quello che è stato definito come il suo romanzo più estremo: «È una lingua liberata, quella di Gino, delirante e fuori dal solco. Una lingua trivellata che ci attrae e ci repelle», come l’ha descritta l’attrice Sonia Bergamasco nella prefazione all’edizione Feltrinelli.

Testori, scrittore, poeta, drammaturgo, regista teatrale, ha dato vita a una ricerca sulla lingua e sulla parola, che lo ha portato a scrivere per un teatro incentrato unicamente sulla parola, che vedeva nell’attore Franco Branciaroli la sua massima espressione.

La compagnia Lombardi-Tiezzi porta avanti da tempo un lavoro di ricerca sull’opera di Testori e sulle “lingue segrete” del teatro. Si inserisce in questo solco la commissione a Roberto Latini per la riduzione teatrale, la drammaturgia e la regia di “In exitu”.

Latini, diplomato nel 1992 allo studio di recitazione e di ricerca teatrale “Il mulino di Flora”, diretto da Perla Peragallo, è fondatore di Teatro Es e di Fortebraccio Teatro, con i quali ha intrapreso un intenso lavoro di sperimentazione del contemporaneo, parallelo a un percorso volto alla riappropriazione del classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale. Fra i numerosi riconoscimenti, il Premio Ubu nel 2014 come miglior attore per “Il servitore di due padroni” per la regia di Antonio Latella e, più recentemente, il premio “Le maschere del teatro” per “Mangiafoco” come miglior spettacolo dell’anno.

A Ravenna, Latini è docente di pratiche di creazione vocale all’interno del corso di alta formazione del centro studi Malagola.

www.ravennateatro.com

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