Roberto Grassilli e "La polizia della nanna"

C’è un mistero che il piccolo Enzo vuole scoprire: a volte, dopo essersi addormentato fra le braccia della mamma, si risveglia tutto solo, in un altro posto: il suo lettino. Chi si permette di spostarlo mentre fa la nanna?

Questa domanda è il punto di partenza de “La polizia della nanna” realizzato dal disegnatore bolognese ma riminese d’adozione Roberto Grassilli.

A pochi mesi dall’uscita della fortunata “Realtà diminuita”, già in ristampa, l’autore presenta una nuova opera sempre a cura di Sabir Editore e in libreria da ieri.

Grassilli, cosa accade quindi al piccolo Enzo nel corso della storia?

«Durante questa avventura in giro per la casa, fra le ombre della notte, il bimbo incontrerà personaggi inattesi, forse magici, che passano di stanza in stanza per mettere le cose a posto, ma non è facile come sembra – racconta l’autore –. Questa idea viene da molto lontano ed è nata quando io e Lia avevamo le figlie piccole (Grassilli ha quattro figli con la scrittrice e giornalista Lia Celi, ndr). Tra le prime tre ci sono solo due anni di differenza, mentre l’ultimo è arrivato un po’ più tardi, quindi per un lungo periodo abbiamo avuto figlie molto piccole e ci siamo immaginati la polizia della nanna che durante la notte riportava ordine in casa mettendo ognuno nel proprio letto. In realtà per noi è sempre stato molto naturale lasciare che dormissero nel lettone da piccoli, senza troppe imposizioni, ma ci piaceva l’idea che al risveglio nel loro lettino si chiedessero come ci fossero finiti, dopo essersi addormentati magari tra le braccia della mamma».

Come prende forma il racconto?

«Le illustrazioni che ho realizzato sono di tipo tradizionale: tavole colorate, d’atmosfera, che si ispirano a tonalità quali il blu e altri pastelli scuri, per vedere quanta luce potevo tirar fuori. Mi sono accorto che nel disegnare questa situazione notturna ho attinto a miei ricordi d’infanzia, alle case che vedevo nelle pubblicità della tv o nei film. La casa in cui si aggira la Polizia della nanna è caratterizzata da un attento design moderno in cui tutto ha un suo ordine perché fosse in contrasto con l’allegro disordine a cui gli “agenti” cercano di porre rimedio, poi ho giocato con alcuni ammiccamenti giocosi nei poster appesi e in altri particolari da scoprire».

E dal punto di vista della scrittura?

«Qui continua la mia avventura iniziata in tal senso con “La realtà diminuita” e questa volta mi sono divertito a comporre in rima. Mentre scrivevo mi sono lasciato ispirare anche dalle traduzioni italiane delle rime di Richard Scarry e Dr. Seuss e da quelle della Pimpa. Il mio timone è come sempre l’umorismo, che non può mai mancare».

“La polizia della nanna”, piccola, buffa storia in rima, risulta quindi perfetta da leggere prima del sonno e ci svela che dormire con chi ci vuole bene è il più bello degli incantesimi notturni.

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