Ritardi di AstraZeneca, stop alle vaccinazioni dei medici di base

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Ancora problemi con le forniture di AstraZeneca: medici di medicina generale costretti allo stop delle vaccinazioni. Le dosi del farmaco anglo-svedese che si attendevano non sono arrivate nei tempi previsti. Per questo Ausl ha chiesto ai medici di medicina generale di conservare le scorte per garantire i richiami a chi ha già ricevuto la prima dose e deve completare il ciclo di vaccinazione. La notizia è arrivata nella tarda mattinata di ieri, costringendo a rivedere e nella maggior parte dei casi cancellare le vaccinazioni programmate per il pomeriggio. «Ieri abbiamo dovuto disdire all’ultimo minuto 30 prenotazioni di over 65 e caregiver» spiega il dottor Paolo Ottogalli, tra i medici vaccinatori alla Casa della salute di Coriano in provincia di Rimini. Da parte dei pazienti, continua Ottogalli, «c’è stata comprensione nonostante il disagio che si è creato. È una situazione che non dipende da noi, né dai nostri direttori sanitari. Siamo tutti in balia dei venti. Sono problemi legati alla gestione a livello nazionale della situazione». Ora la priorità da parte dei medici di medicina generale «verrà data a chi ha fatto la prima dose di AstraZeneca: pazienti over 70, ma anche personale sanitario - conclude Ottogalli - per loro le vaccinazioni ricominceranno qui attorno al 18 maggio». Fino ad allora ai medici di base non verrà quindi più distribuito il farmaco anglo-svedese? Difficile fare previsioni, dal momento che più di una volta le consegne mancate e i rinvii delle forniture da parte delle case farmaceutiche hanno costretto la macchina delle vaccinazioni a rallentare. Quello che è certo è che le seconde dosi verranno assicurate, con flaconi messi a disposizione da parte di Ausl nel caso in cui i medici di medicina generale si trovassero senza scorte. Il rischio è che però il disguido costituisca un deterrente per chi si è visto cancellare la propria prenotazione a ridosso della vaccinazione. A lanciare l’allarme è il dottor Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici di Rimini. «Se si genera questo caos qualche cittadino potrebbe dire basta e decidere di non vaccinarsi più - commenta Grossi - così si stancano anche le persone che sono motivate e vogliono vaccinarsi». Sicuramente è fonte di disagio «non poter andare a vaccinarsi dal proprio medico e dover recuperare la prenotazione tramite la farmacia, poi recarsi negli hub come quello della fiera per ricevere il vaccino» continua Grossi. In difficoltà non solo i pazienti, ma anche i medici. «Ci è stato chiesto di collaborare nella guerra contro il virus - conclude Grossi - ma ora non abbiamo le munizioni».

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