Rimini, sei furti tentati al suo ristorante: "Non so più cosa fare"

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«Non so più cosa fare. I ladri mi hanno proprio preso di mira. Da quando ho aperto il locale sono ormai sei volte che, la mattina, mi ritrovo la tenda tagliata, o il vetro della porta-finestra spaccato. Prima o poi riusciranno ad entrare e a portarmi via tutto. Ne sono certo». È stanco Francesco Cevoli, titolare del chiosco-ristorante “Biscaglina”, sul lungomare Augusto Murri, al bagno 57, proprio davanti al Barrumba. «Per fortuna che, ad inizio stagione, ho installato il sistema d’allarme, la cui sirena è riuscita sempre a mettere i ladri in fuga, scongiurando il peggio. Perché altrimenti, questi “signori”, avrebbero tranquillamente portato a termine il loro colpo. Uno di loro, tra l’altro, è stato anche immortalato da una telecamera a circuito chiuso del locale, direttamente collegata con le forze dell’ordine (vedi foto, ndr). Speriamo che alla fine lo arrestino». Tutto inizia a metà aprile, con la partenza della stagione balneare. «Ad un certo punto sono iniziati i danni – racconta il ristoratore -. Mi hanno detto che anche alcune attività vicine sono state prese di mira. Ma da me sembra ormai un’abitudine. Da quando c’è il cantiere del Parco del mare, poi, non si ragiona più. Ripeto sei, sette tentativi di furto, in poco meno di due mesi, fanno pensare. Ma, soprattutto, inquietano». E provocano danni. Di non poco conto peraltro. Almeno di qualche centinaio di euro ad azione criminale. «Facendo due conti – conclude il gestore del “Biscaglina” – posso tranquillamente dire che mi hanno causato danni per 4mila - 5mila euro. Basti pensare che ad ogni strappo sulla tenda o tentata spaccata ho dovuto sborsare qualcosa come 500, 600 euro per sistemare i tagli. Insomma, sono davvero esasperato».

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