Rinnovare impianti per lenire il caro bollette, le nuove tecnologie

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Il sistema produttivo italiano è alla disperata ricerca di risposte contro il caro energia e sta lottando per la propria sopravvivenza. Uno sforzo che deve coinvolgere anche il settore termoidraulico i cui operatori possono promuovere concretamente l’adozione delle nuove tecnologie. Per farlo, però, devono avere una formazione tale da consentire loro di orientare le scelte e far conoscere davvero le opportunità a disposizione delle famiglie e delle imprese.

Il tema strategico della conoscenza delle nuove soluzioni è stato affrontato a Padova in una tavola rotonda sul tema: “Transizione ecologica tra scelte individuali e responsabilità sociale d’impresa”.

La convinzione emersa è che bisogna ripensare il nostro modello e puntare sull’innovazione tecnologica e sull’efficientamento di caldaie e sistemi di riscaldamento. «È necessario investire sul capitale umano con la buona formazione - ha sostenuto l’assessore a lavoro e formazione della Regione Veneto, Elena Donazzan - per sfruttare le opportunità. Ricercare soluzioni di eccellenza genererà un valore aggiunto su cui industrie e famiglie potranno contare anche quando l’emergenza sarà terminata».

Chi è in prima linea in questo sforzo è HdueA. L’azienda - uno dei player emergenti nel settore della distribuzione dei sistemi di riscaldamento e climatizzazione degli ambienti - ha inaugurato a Padova un ‘experience center’ dedicato alla formazione che vuole diventare un punto di riferimento per le aziende che lavorano nel campo della termoidraulica e per tutti gli operatori del settore: tecnici, idraulici, consulenti di impresa. La società, entrata a far parte della famiglia Sonepar Italia nel 2019, punta a rivoluzionare il concetto tradizionale di negozio trasformandolo in uno spazio dedicato all’approfondimento.

«Ci sono tante soluzioni tecnologiche che aiutano a risparmiare alla fine del mese sui costi energetici, ma la velocità sul fronte dell’innovazione in questa fase può fare la differenza» ha spiegato Sergio Novello, amministratore delegato di HdueA. «Le soluzioni meno impattanti sul fronte ambientale spesso e volentieri sono anche quelle che poi pesano di più in termini di risparmi sui costi dell’energia. Ma solo attraverso la formazione si può trasmettere una conoscenza che permetta di fare scelte davvero coerenti con le attuali necessità, ad esempio attraverso il sistema di building management che unisce la parte elettrica a quella idraulica».

Il convegno ha analizzato concretamente le opzioni a disposizione del consumatore. Il sistema ibrido composto da caldaia e pompa di calore che consente di mantenere i vecchi radiatori, per esempio. Oppure la pompa di calore full electric che ha performance migliori a bassa temperatura, non fa rumore e non sposta aria e quindi non mette in circolo polvere. Senza dimenticare poi che sia il sistema ibrido che quello a pompa di calore possono essere integrati in impianti solari termici.

Un’altra opzione per contenere il caro energia è la ventilazione meccanica controllata per cambiare aria senza aprire le finestre e utilizzare l’energia dell’aria esausta per riscaldare quella in entrata. Infine sono consigliati anche i sensori per migliorare l’uso delle fonti di calore in base alla presenza delle persone. Uno strumento fondamentale per arrivare a una climatizzazione smart che unisca davvero efficacia e risparmio.

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