“Rina e le sue amiche” consegnano un cistoscopio al reparto di Urologia di Imola

Imola

IMOLA. È stato consegnato nei giorni scorsi alla presenza del sindaco di Dozza Luca Albertazzi, del direttore generale dell’Ausl Andrea Rossi, del direttore del dipartimento chirurgico e dell’Urologia Emilio Emili, del collega Matteo Ghini e di una folta rappresentanza delle donne della Stradozza del Gruppo “Rina e le sue amiche”, lo strumento acquisito dall’Ausl di Imola con parte dei fondi raccolti dalle “Stradozza delle SuperDonne” e dalle Camminate sotto le Stelle 2018 e 2019. Nel corso delle varie edizioni sono stati raccolti oltre 30mila euro, dedicati all’acquisto di attrezzature sanitarie utili al miglioramento della salute della comunità e in particolare delle donne.

Ringraziamenti

Il direttore generale Andrea Rossi ha ringraziato le donatrici, l’amministrazione comunale e tutta la comunità di Dozza, senza dimenticare il supporto della A.C. Dozzese Associazione Sportiva Dilettantistica, per l’organizzazione di questa consolidata iniziativa che rappresenta un circolo virtuoso di solidarietà e prevenzione. L’obiettivo di partenza di dedicare i fondi per un riabilitatore pelvico utile alla terapia della lieve incontinenza urinaria, si è modificato in corsa per la valutazione della necessità di acquistare un nuovo cistoscopio del valore di 5700 euro. Una attrezzatura fondamentale per la diagnosi mini-invasiva di patologie del basso apparato urinario (cistiti, prolassi, vescica iperattiva, neoformazioni vescicali), molto frequenti nella popolazione e in particolare nelle donne. Un “cambio donazione” concordato con le organizzatrici della Stradozza, che hanno dato la loro disponibilità a venire incontro alle esigenze emergenti del Dr. Emilio Emili e della sua équipe.

«Desideriamo ringraziare Rina e le sue amiche e tramite loro tutte le donne che hanno partecipato alle camminate, per questa importante donazione e per aver acconsentito alla nostra richiesta – ha detto il dottor Emili –. I cistoscopi sono infatti strumenti fondamentali sia per la diagnosi che per la terapia di molte patologie urinarie. Attraverso questo strumento avanzato, dotato di un canale operativo, è infatti possibile, tra l’altro, introdurre in vescica piccole pinze che consentono di prelevare tessuto per effettuare biopsie, iniettare farmaci endovescicali, rimuovere stent ureterali in anestesia locale. Tutti interventi mini invasivi che possono in questo modo essere effettuati senza ricovero o in regime di day surgery».
«Siamo davvero molto orgogliose di poter consegnare il cistoscopio alla nostra équipe di Urologia e invitiamo subito tutte le donne alla prossima Stradozza, già organizzata per domenica 8 marzo 2020 – ha detto Rina Sperindio, primo motore della manifestazione, che al suo 11° anno –. Lo scorso anno eravamo oltre 1300, quest’anno vogliamo superare questo record ed arrivare alle 1500 presenze per raggiungere presto il prossimo obiettivo: l’elettrobisturi per la ginecologia».

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