Violentata da due ragazzi, la 16enne conferma le accuse: ho cambiato idea dopo averli visti

Rimini

E’ durata un’ora e mezzo l’audizione protetta della giovane vittima di violenza sessuale di gruppo e per cui due giovani, un minorenne e un 18enne, sono tutt’ora in carcere. Ieri mattina, davanti al gip Raffaella Ceccarelli, la ragazzina è stata ascoltata alla presenza di una psicologa e della sua avvocata, Veronica Magnani. La 16enne ha quindi confermato di non aver acconsentito ad avere dei rapporti sessuali con i due ragazzi nella notte tra il 5 e il 6 agosto scorsi anche se ha ammesso di aver sì pattuito con loro un appuntamento ma di aver cambiato idea quando li aveva visti. La ragazzina si sarebbe quindi intrattenuta con i due per fumare uno spinello che le aveva annebbiato la mente. A quel punto i ragazzi l’avevano violentata. Dopo il sesso a pagamento i due l’avevano lasciata in strada vicino casa da dove le 16enne aveva chiamato il 118. I due ragazzi indagati per tali fatti e arrestati qualche tempo dopo dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, sono ancora in carcere, il maggiorenne a Pesaro e il minorenne in un istituto di Bologna. Per il diciottenne, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, il legale ha chiesto il trasferimento ai domiciliari ma il gip al momento si è riservata. Stando alle indagini dei carabinieri di Riccione, i due amici avevano pattuito online un appuntamento sessuale a pagamento con la minorenne. Un gioco, forse, per la ragazzina che una volta in auto con i due si era spaventata chiedendo di essere riportata a casa. I due l’avevano minacciata e dopo averla costretta a subire atti sessuali l’aveva abbandonata di notte in strada. Ad inchiodare definitivamente i due ragazzi era stata la prova del Dna. I carabinieri oltre alle intercettazioni infatti avevano raccolto i campioni di Dna prelevati dal personale sanitario sulla vittima e li avevano comparati con quelli dei presunti responsabili. Quando i profili analizzati dai carabinieri del Ris di Parma hanno confermato la compatibilità pressoché totale tra i profili genetici, per i due ragazzi erano scattate le manette. Ieri in tribunale a Rimini era presente anche il procuratore del Tribunale dei Minori di Bologna. La 16enne è stata anche ritenuta capace di intendere e di essere presente in un eventuale processo. Ad accompagnarla c’erano anche i due genitori.

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