"Violentata da due allievi poliziotti a Rimini": interrogata

Rimini

Sarà interrogata oggi in Germania, per rogatoria, la ventunenne studentessa di nazionalità tedesca che accusa due allievi poliziotti di averla stuprata in un albergo di Rimini nell’agosto 2018.
I due che nel frattempo hanno dovuto rinunciare al sogno di indossare la divisa – il Tar ha bocciato il loro ricorso contro la sospensione dall’addestramento - sono indagati per violenza sessuale di gruppo. È stato il pubblico ministero Davide Ercolani titolare del fascicolo, a chiedere di sentire la ragazza in via anticipata, così da congelare la sua testimonianza in vista di un eventuale processo.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini Manuel Bianchi ha accolto la richiesta e disposto l’interrogatorio per rogatoria. La giovane risponderà alle domande del magistrato tedesco, ma all’esame potranno partecipare anche i difensori degli aspiranti agenti, avvocati Moreno Maresi e Stefano Forzani che da ieri si trovano in Germania.
La ventunenne, già sentita all’indomani dei fatti dallo stesso pubblico ministero (il faccia a faccia è stato videoregistrato), punta decisamente il dito contro entrambi. Sarebbe stata “forzata” a fare quello che lei non aveva intenzione di fare.
La turista con altre due amiche era andata nella camera dei due allievi della scuola di polizia di Brescia, anche loro in vacanza a Rimini, e si era intrattenuta per bere qualcosa. Poi il gruppo si era diviso e la ventunenne tedesca era rimasta sola con i due italiani all’interno della stanza.
Secondo i ragazzi era stata lei a bussare alla porta della loro stanza, ma si è appurato l’impianto di videosorveglianza del corridoio non era funzionante. Di lì a poco lei era uscita dalla camera e, in lacrime, aveva raccontato alle amiche quello che le era appena accaduto.
Se all’inizio c’era stato un consenso, e solo con uno dei due, poi lei lo aveva negato, secondo il suo racconto. L’albergatore, informato della situazione, si era immediatamente rivolto alle forze dell’ordine. avviata la procedura di sospensione dalla scuola allievi di polizia di Stato di Brescia. Subito dopo la denuncia a piede libero per i due aspiranti agenti uno di 22 e l’altro di 23 anni, si erano chiuse le porte della scuola di polizia. Una sospensione che ha impedito loro di completare il corso e indossare la divisa.

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