Rimini, violazione norme anti Covid, chiuso l'Altromondo
«Le regole in vigore sono indubbiamente da rispettare, ma almeno non dipingetemi come un delinquente. Dopo 30 anni di attività è la prima volta che mi accade una cosa del genere». A parlare è Enrico Galli, il signor Altromondo Studio’s, chiuso 5 giorni dal Questore di Rimini, a seguito del sopralluogo fatto domenica sera, durante un evento live, dalla Divisione di Polizia amministrativa e sociale della Questura di Rimini. Molti dei 600 giovani e giovanissimi che avevano pagato il biglietto d’ingresso per assistere al concerto, infatti, sono stati trovati a ballare chi al proprio posto, chi sotto al palco. In tantissimi al momento del controllo, non indossavano la mascherina. Oltre alla chiusura del locale la proprietà sarà chiamata a pagare anche una multa di 400 euro. «Io ho fatto tutto quello che dovevo fare. Per entrare - prosegue Galli - abbiamo chiesto il Green pass, allestito all’esterno un tendone per eseguire i tamponi rapidi e su quella che sarebbe la pista da ballo, in realtà, nel rispetto di quanto previsto dal decreto legge in vigore, abbiamo messo tavoli e divanetti, creato zone con distanziamento». Un lavoro che ha ridotto la capienza massima dai 2.700 a 600 posti, per un appuntamento dedicato a giovani e giovanissimi «che hanno voglia di divertirsi. Noi abbiamo ripetuto decine di volte l’invito a rimanere al loro posto. Ma sono ragazzi».