RIMINI. Sgridava e minacciava gli alunni, perché avevano eseguito una consegna che era stata assegnata loro da un’altra insegnante. Oppure non aiutava una bambina affetta da disabilità a scrivere alla lavagna sostenendo che avrebbe potuto farlo benissimo da sola e che era solo pigra e svogliata. Arrivò perfino ad aggredire verbalmente un bimbo di 6 anni soltanto perché si stava toccando un dente dondolante. Queste sono solo alcune delle condotte contestate a una 49enne casertana, insegnante di sostegno in una scuola elementare di Rimini. Finita a processo, per lei, difesa dall’avvocato Leanne Arceci, l’accusa è di maltrattamenti nei confronti degli studenti di quattro classi. Gli episodi risalgono al 2022 e precisamente da settembre, quando la donna all’inizio dell’anno scolastico arrivata da Milano prese servizio per la prima volta nell’istituto, fino a novembre.
«Non mi guardate tanto io non vi considero» era una delle frasi che proferiva agli alunni urlando. Toni offensivi e provocatori non risparmiati nemmeno alle colleghe, anche in presenza dei bambini.
