Turismo in provincia di Rimini: in agosto un calo di presenze del 4,5%




I dati provvisori della Camera di Commercio relativi al movimento turistico nei primi otto mesi del 2023, in provincia di Rimini, rilevano una crescita annua degli arrivi del 2,8% (2.861.871 unità) e un calo delle presenze dell’1,3% (12.062.665 unità).
Positivi i risultati della clientela straniera, a differenza di quella italiana; nel dettaglio: -0,4% gli arrivi italiani e -4,9% le presenze nazionali, +15,9% gli arrivi stranieri e +11,2% le presenze estere. Rispetto all’anno pre-covid abbiamo ancora una situazione negativa, sia sul fronte degli arrivi (-7,5% sul 2019) sia su quello delle presenze (-12,4%).
Estate negativa
I tre mesi della stagione estiva registrano risultati negativi: -4,2% di arrivi e -3,7% di presenze a giugno, -2,4% di arrivi e -3,7% di presenze a luglio, -1,6% di arrivi e -4,5% di presenze ad agosto.
Il decremento annuo delle presenze del periodo gennaio-agosto 2023 riguarda quattro comuni della riviera: Riccione (-3,5%), Bellaria Igea-Marina (-1,9%), Cattolica
(-3,6%) e Misano adriatico (-6,5%). In crescita invece le presenze a Rimini (+1,2%). Positivi i risultati ottenuti dai due principali comuni dell’entroterra riminese, ovvero Santarcangelo di Romagna (+4,5%) e Verucchio (+4,8%), così come aumentano le presenze nelle località dell’Appennino (+17,1%).
Il commento del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad: “La pubblicazione dei dati su arrivi e pernottamenti da parte di ISTAT fino al mese di agosto – commenta il Sindaco Jamil Sadegholvaad - ci permette di fare una riflessione con un respiro sufficientemente ampio sull’andamento di questa complessa stagione. I numeri ‘certificati’ ci dicono che nel 2023 siamo cresciuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, trainando i numeri dell’intera provincia, e che i turisti stranieri sono tornati a superare nel capoluogo la soglia psicologica del 30% raggiungendo un importante 33,64% di pernottamenti esteri sul totale delle presenze turistiche. Una crescita complessiva confermata anche dalle prime proiezioni sull’imposta di soggiorno, superiori a quanto previsto nel bilancio previsionale, che segnano anche da questo particolare osservatorio la crescita dei flussi turistici: dopo 4 anni, l’imposta di soggiorno a Rimini torna a superare gli 8 milioni di euro nei primi 8 mesi dell’anno. Prosegue dunque il progressivo recupero verso la stagione pre pandemica, e questo nonostante la tempesta perfetta che ha visto da una parte la sostanziale cancellazione del mercato russo che per Rimini arrivava a pesare in estate anche 400mila pernottamenti a cui si è aggiunto l’arrivo a maggio dell’alluvione seguita dal maltempo che ha fatto partire di fatto a luglio l’estate. Un quadro complicato che è stato fortemente penalizzato dall’aumento dei costi, delle bollette e del rialzo dei tassi che hanno messo in difficoltà le famiglie. Occorre far tesoro di questi numeri anche per valutazioni più a breve e medio termine: i titolo delle sfide che ci attendono sono:
-politica degli eventi, attività di IEG e del Palacongressi e i grandi eventi attrattori con una estate 2024 che si apre nel mese di giugno con la storica la prima tappa del Tour de France in arrivo a Rimini
- tema dell’aeroporto, l’infrastruttura che può consentirci adesso di ritornare e anche superare i livelli toccati prima del biennio orribile della pandemia.
- riqualificazione alberghiera in fascia turistica
- innovazione della spiaggia
Attendiamo i dati del mese di settembre che, stando agli addetti ai lavori si annunciano positivi, e poi tireremo le somme. Nel frattempo, i primi otto mesi dell’anno, raffrontato all’analogo periodo del 2022, segnano un dato positivo in un anno complicato per l’intero comparto turistico nazionale, soprattutto per il balneare”.