Turismo, il presidente di Promhotels Riccione: “Ferragosto fiacco: gli stranieri disertano la Perla Verde”

Rimini

«Ferragosto fiacco: gli stranieri disertano la Perla Verde». Freno a mano tirato alla faccia dell’imminente Capodanno dell’estate. “Stessa spiaggia, stesso mare” sembra un tormentone da gettare alle ortiche, almeno per quest’anno. È netto il parere di Cesare Ciavatta, presidente di Promhotels Riccione, quando si tratta di fornire «dati realistici e non di facciata - nota - senza temere né di dar fastidio, né di incorrere in un cartellino giallo». Al netto delle polemiche, a suo parere, le presenze in calo «devono indurre una riflessione seria e scevra da toni pseudo trionfalistici». Per questo fa un passo indietro. Fino agli anni Settanta all’aeroporto di Miramare «atterravano 13 nazionalità, che poi affollavano gli alberghi di Riccione, ora invece la manna dal cielo è un ricordo e si contano a malapena cinque Paesi affezionati ai nostri lidi». Da qui l’invito alla cautela. «I vuoti non vanno compensati con un turismo alternativo, - sottolinea - che peraltro non garantisce la stessa risposta economica di un tempo». Anche se non possiede soluzioni da sfera di cristallo, sprona comunque il comparto a prendere consapevolezza di quanto avviene. «Se a luglio dobbiamo usare gli eventi come traino al turismo, - continua Ciavatta – questo significa lavorare con prezzi, che non consentiranno a tutti gli operatori, dai negozianti agli albergatori, traguardi rassicuranti».

Potenziare la qualità

Ultimo nodo? Visto che molti turisti continuano a scegliere i viaggi su gomma, «con buona pace di chi consiglia il treno», bisogna ridurre le ore che servono a macinare l’autostrada da Milano a Riccione. Bilancio in controluce anche dai Bikehotels, dove Claudio Righetti ricorda che «i ciclisti torneranno a pedalare a metà settembre, mentre per le famiglie si registra un calo del 15% rispetto allo stesso periodo del 2023». Una stagione mogia, la definisce senza giri di parole, «a fronte di poche richieste su cui forse hanno avuto un peso le fake sulla mucillaggine», ma con più probabilità «gli esigui risparmi» a disposizione. Una soluzione? «Bisogna lavorare sul prodotto – va al punto – aumentando la qualità ma soprattutto investire a 360 gradi, dagli hotel alla pulizia delle strade sino alla cura del verde perché la gente vuol star bene e sentirsi immersa nel bello, con la garanzia della sicurezza, altrimenti va altrove». Previsioni più rosee per le spiagge, «quasi tutti gli ombrelloni prenotati» al Bagno 70 «anche in virtù delle regole sul distanziamento che, ereditate dalla pandemia, hanno tagliato i numeri». Esultano invece alla Spiaggia delle donne, dove parla di un pieno ed è già partito il conto alla rovescia per la festa dell’estate.

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