Troppo caldo nei cantieri, i costruttori: “Cambiamo gli orari, fateci anticipare i lavori rumorosi anche prima delle 8 di mattina”

l Collegio imprenditori edili dell’Emilia plaude all’entrata in vigore, nella giornata di oggi, dell’ordinanza regionale che impone il divieto di lavorare nei cantieri, in agricoltura e nel florovivaismo in condizioni di caldo estremo o anomalo, in determinate fasce orarie. Un provvedimento, viene sottolineato, “fondamentale per garantire condizioni di lavoro sicure”.
L’ordinanza firmata dalla presidente facente funzioni Irene Priolo, a partire da oggi, lunedì 29 luglio, fino al 31 agosto, vieta le attività lavorative in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello “alto”.
I costruttori: “Cambiamo le regole sui lavori rumorosi”
I costruttori emiliani chiedono però anche “misure aggiuntive per garantire la continuità delle attività di cantiere, specialmente per quei lavori che non possono essere facilmente rimandati”, come ad esempio quelli di manutenzione degli edifici scolastici, “che necessitano di tempistiche precise e che non possono essere procrastinati senza causare disagi significativi alla comunità”. Per questo, affermano le aziende edili, “sarebbe altrettanto rilevante che i singoli Comuni introducessero la possibilità di anticipare l’inizio dei lavori rumorosi nei cantieri anche prima delle 8 di mattina quando le condizioni climatiche risultano più sopportabili”. Su questo tema il Collegio degli imprenditori edili conclude garantendo che “si impegnerà a collaborare con le amministrazioni locali per l’adozione di soluzioni che, dando sempre la priorità alla sicurezza dei lavoratori, consentano alle imprese di svolgere la propria attività”.
Il plauso di Confagricoltura
“Come Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini condividiamo la decisione della Regione Emilia-Romagna di vietare le attività lavorative nei cantieri edili, in agricoltura e nel florovivaismo quando si verificano condizioni di caldo estremo o anomalo in determinate fasce orarie. Fare prevenzione è sempre la cosa migliore, ci sembra una decisione di buonsenso, che tra l’altro in tante imprese agricole è già applicata: la tutela dei lavoratori è per la nostra associazione fondamentale e viene prima di ogni altra cosa, motivo per cui appoggiamo questa scelta”. È questo il commento di Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.
“Come tutti - continua Gasparini - sappiamo il lavoro agricolo è spesso svolto all’esterno e una prolungata esposizione al sole può essere fonte di pericolo per i lavoratori. Purtroppo, le cronache ci raccontano di situazioni in cui i lavoratori sono stati costretti a svolgere la propria attività in situazioni al limite dell’impossibile ed è un qualcosa che tutti noi vogliamo evitare: la difesa della legalità e la tutela di chi lavora in agricoltura, a tutti i livelli, sono per noi di Confagricoltura dei punti fermi. La decisione della Regione è pertanto sacrosanta. Diverse aziende a noi associate si sono già adoperate nel modulare gli orari lavorativi per evitare le attività nei momenti più caldi della giornata e altre lo stanno già facendo. È davvero il minimo che tutti noi possiamo fare per garantire la sicurezza a tutti i lavoratori”