Rimini. Traffico di cuccioli dall’Est, annullate le condanne
Sul traffico di cuccioli dall’Est è tutto da rifare perché il tribunale collegiale di Rimini non era territorialmente competente per condannare gli indagati in primo grado. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Bologna sull’inchiesta Luxury Dog, riguardante un traffico di cani di razza dalla Slovacchia. La Corte di Bologna, accettando le istanze delle difese, ha deciso di annullare le condanne del 2022 per 12 indagati e ha trasmesso gli atti per competenza al Tribunale di Udine, per un nuovo processo. Nel 2022, Rimini aveva condannato gli indagati anche a versare un risarcimento a Legambiente Emilia Romagna di 5mila euro e aveva chiuso con condanne che vanno da un massimo di 4 anni e 3 mesi ad un minimo di un anno e 11 mesi, la maxi inchiesta avviata nel 2019 dalla polizia di frontiera che aveva eseguito 7 misure cautelari, di cui 3 mandati di arresto europeo per importatori e rivenditori di animali. L’indagine aveva toccato diverse città, Rimini, Torino, Bergamo e Napoli. Partita nel 2018 dalle denunce di una quarantina di padroni di cuccioli morti pochi giorni dopo la consegna, la Procura aveva quindi ipotizzato anche il reato di maltrattamento, ma secondo i legali difensori, tra cui gli avvocati, Monica Morolli, Mauro Guidi, Andrea Muratori, Massimiliano Baietta, Cristian Guidi e Piergiorgio Tiraferri, non vi sarebbero state perizie a riprova del maltrattamento subito dagli animali durante il trasporto in Italia. Sempre secondo le indagini i cuccioli entravano in Italia con documenti falsi e microchip provenienti da mercato parallelo cinese, ma leggibili da lettori in uso ai veterinari ed alle forze di polizia. Nell’agosto 2019, le associazioni Legambiente e Libera avevano conferito il Premio nazionale Ambiente e Legalità 2019 all’ufficio polizia di frontiera di Rimini per l’operazione e per l’attività a tutela degli animali. Secondo gli inquirenti, il gruppo avrebbe fatto arrivare dall’estero circa 5mila cuccioli, venduti per cifre comprese tra i mille e i 1.800 euro. Un traffico che avrebbe fruttato nel corso del tempo oltre un milione di euro.