Torriana, “l’Osteria del Povero Diavolo chiude”: l’annuncio a sorpresa dello chef

Non più tardi di quindici giorni fa esplodeva la gioia di vedere riconfermata la stella Michelin conquistata nel 2020, alla sua prima esperienza a capo di una cucina tutta sua. Un riconoscimento brillante arrivato dopo solo due anni dall’avvio della sua avventura che contestualmente aveva riportato sulla scena un’insegna storica, quella dell’Osteria del Povero Diavolo di Torriana, chiuso già da alcuni anni dopo l’uscita di scena dello chef Piergiorgio Parini che in quella cucina lo aveva preceduto. Ora l’annuncio mesto sui social: «L’Osteria del Povero Diavolo chiuderà a febbraio 2024».
Il triste annuncio
A darne notizia all’improvviso è lo stesso talentuoso chef Giuseppe Gasperoni: «Clienti, amici, parenti e colleghi, volevamo informarvi con molto rammarico che il nostro ristorante chiuderà i battenti a fine febbraio. I motivi sono semplici, purtroppo non abbiamo trovato un accordo economico per il rinnovo del contratto con la proprietà, questo è quanto – scrive lo stesso Gasperoni –. Vi comunichiamo la notizia con enorme dispiacere e tristezza, quindi se avete voglia di venirci a trovare, voi che avete fatto parte di noi, per un saluto o una stretta di mano ci riscalderebbe il cuore. La famiglia del Povero Diavolo: Giuseppe, Maily, Carla, Claudio, Francesco, Luca, Alice, Silvia, Luca».
La chiusura, in questo caso, comporta oltre alla perdita del locale storico, anche quella del nome, perché anche di questo, oltre che dei muri dell’osteria, è proprietario il fondatore Fausto Fratti, ex ristoratore a sua volta e oggi organizzatore di molti eventi enogastronomici di successo. «A fine febbraio scadranno i primi sei anni del contratto d’affitto, che in teoria era rinnovabile per altri sei – spiega lo chef e titolare Giuseppe Gasperoni –. Pagavamo un affitto che era già molto più alto rispetto ad altri locali stellati, almeno riminesi, e che abbiamo sempre regolarmente pagato perché credevamo in questo luogo, tanto che avevamo chiesto di poter fare dei lavori per ampliare e migliorare la struttura. Ma di fronte alla richiesta invece di un aumento ulteriore del canone, ora ci vediamo costretti a chiudere». La trattativa sfumata con la proprietà a questo punto non lascerebbe più speranze allo chef e al suo staff, composto da altri tre cuochi di cucina, più quattro persone in sala e due amministrativi (fra queste ci sono anche la compagna e i genitori dello stesso chef).
Ipotesi di futuro
«Proporremo i nostri piatti qui fino al 28 febbraio, intanto cercheremo altrove e magari non riapriremo subito il primo marzo ma comunque prima possibile, sempre in provincia di Rimini. Speriamo che si apra in fretta qualche porta». Lo staff intero è pronto a seguire lo chef che è intenzionato a portare avanti la sua cucina fatta di territorio e inventiva sempre in Romagna. Intanto erano già pronti i menù della Vigilia di Natale e Capodanno, e quelli saranno serviti. Per il 24 una grande tavolata su cui condividere un menù “di magro” vale a dire a base di pesce, per San Silvestro invece un menù ricco e stuzzicante che sposa sapori rustici e raffinati, mare ed entroterra come sempre. Quanto alla stella Michelin, da marzo il Povero Diavolo sparirà dalla guida on line. «Dovremo riguadagnarcela anche con un nuovo nome, lavoreremo per farlo», dice chef Gasperoni.