Tassa di soggiorno, Rimini in testa alle località balneari: nel primo semestre 2025 oltre 5 milioni di euro

Rimini
  • 04 agosto 2025

RIMINI. Un “tesoretto” da 14,3 milioni di euro, in rialzo del 30,5%, che vale la conferma della leadership a livello nazionale. Tanto incassa il Comune di Rimini dall’imposta di soggiorno nel 2024 e per l’anno in corso già si registra per il primo semestre una crescita di circa il 3%. A stilare la classifica è l’Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno di Jfc tourism and management e Rimini, appunto, si posiziona al vertice delle località balneari, distanziando nettamente la seconda classificata, Sorrento con 9,2 milioni di euro. Il deciso aumento del 2024, spiega l’amministrazione comunale, è frutto dell’aumento dei pernottamenti, soprattutto esteri, e dell’adeguamento tariffario. Comunque il trend di crescita è costante negli ultimi anni: dai 9,5 milioni di euro del 2022 ai 14,3 milioni del 2024. A livello nazionale, l’imposta di soggiorno genera nel 2024 incassi per oltre un miliardo, coinvolgendo 1.314 Comuni e le previsioni per il 2025 indicano un ulteriore incremento, con 1.389 Comuni che l’applicheranno e incassi stimati in oltre 1,1 miliardi di euro. Anche se lo stesso dossier sottolinea come in molti Comuni manchi ancora un’effettiva rendicontazione sull’utilizzo delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno. A distanza di quindici anni dalla sua introduzione, infatti, manca ancora il decreto attuativo per un regolamento nazionale. Rimini, al contrario, si distingue per “un approccio trasparente e coerente con la normativa”, osservano da Palazzo Garampi, utilizzando le risorse per finanziare interventi legati allo sviluppo del turismo, alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali, e ai servizi pubblici locali.

Reinvestendo annualmente gli introiti in infrastrutture per l’accoglienza, promozione turistica, eventi, manutenzione del patrimonio storico e valorizzazione del territorio. “Secondo una logica di condivisione con la comunità turistica e in piena aderenza alle finalità previste dalla legge”. I dati elaborati dal dipartimento risorse tributarie del Comune mettono in evidenza come anche nei primi sei mesi del 2025 l’andamento delle presenze turistiche dichiarate ai fini dell’Imposta di soggiorno siano con il segno più. Da gennaio a giugno l’imposta dichiarata supera i 5,4 milioni di euro, in crescita di quasi il 3%. Con giugno sugli scudi grazie a un aumento delle presenze superiore al 6%. In ormai 15 anni dalla sua prima applicazione, fa notare l’amministrazione, “una buona fetta dei progetti strutturali, Psbo, Parco del mare, Fellini Museum tra gli altri, è stata realizzata grazie alle risorse provenienti dall’imposta di soggiorno”, per una somma che supera “sensibilmente” i 100 milioni di euro. “E il fatto che la città resti attrattiva, avendo riqualificato, rigenerato, destagionalizzato, dimostra proprio come la competizione oggi si faccia sulla qualità”. Dunque, concludono da Palazzo Garampi, “questo risultato non rappresenta solo un importante riconoscimento dell’attrattività turistica della nostra città, ma è anche il frutto di un costante impegno dell’amministrazione comunale nel rendere sempre più efficace la complessiva attività di recupero dell’imposta”.

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