Start Romagna, i lavoratori approvano a larga maggioranza l’accordo sul premio di risultato

Nei giorni scorsi è stato sottoscritto dai sindacati Filt Cgil, Faisa Cisal e Usb Lavoro Privato l’accordo per il premio di risultato per il triennio dal 2024 al 2026 valido per i circa 980 lavoratori e lavoratrici di Start Romagna Spa. L’accordo è stato sottoposto a referendum tra i lavoratori il 5 giugno scorso con seggi predisposti in tutti i bacini provinciali (Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna). Hanno partecipato alle operazioni oltre il 75% dei lavoratori validando l’ipotesi d’accordo a larga maggioranza, con il 60% di voti favorevoli. Pertanto le segreterie regionali hanno sciolto la riserva sindacale e confermato l’accordo e i contenuti dello stesso, che da ora entrano in vigore.
L’accordo prevede tra l’altro il riconoscimento di premialità relative anche agli anni 2022 e 2023 (in cui non vi era accordo sindacale) recuperando e sanando un gap retributivo in tal modo non corrisposto per una cifra di 1200 euro medi nel biennio. Oltre a ciò si prevede un percorso per allargare ed estendere diritti normativi (con accordi specifici) quali il riconoscimento dei costi per il corso di rinnovo della Carta di qualificazione del conducente (Cqc) e sulla fruizione e l’utilizzo dello smart working, nonché un cronoprogramma per addivenire finalmente a un accordo specifico per i lavoratori “neoassunti”, ovvero assunti dopo il 1 gennaio 2012, data della costituzione di Start Romagna spa. Lavoratori questi che a oggi non hanno una normativa contrattuale di riferimento se non la contrattazione nazionale di base, con condizioni di lavoro, sul piano retributivo nettamente inferiori e certo disincentivanti in un settore, quale quello del Tpl, che versa in un profondo stato di crisi strutturale.
Infine il premio di risultato prevede erogazioni per il 2024, a fronte di obiettivi, fino a 600 euro medi con criteri di obiettivi di settore aumentabili di almeno un ulteriore 20% sia per il 2025 che per il 2026, attraverso un tavolo tecnico, tra azienda e sindacati, che sviluppi risorse per incrementare ulteriormente (almeno di un altro 20%, si recita nel testo sottoscritto) le cifre sopra concordate e riferite al primo anno di premialità. L’accordo prevede poi anche un impegno comune delle parti ad aprire le opportune e necessarie interlocuzioni con gli enti soci, al fine di recuperare ulteriori risorse per rilanciare il settore e dare ulteriori risposte retributive e normative ai lavoratori.