“Spiegami perché ti fai un selfie quando arriva il treno”: Polfer a tu per tu coi liceali a Rimini

Far comprendere ai ragazzi quanto sia pericoloso sottovalutare i rischi di un selfie scattato all’avvicinarsi del treno. Può sembrare banale, ma la quotidianità della cronaca dimostra come l’istante in cui si preme il tasto della fotocamera in prossimità delle rotaie possa essere spesso l’ultimo che si trascorre in vita. Ed è con questo intento che gli agenti della polizia ferroviaria di Rimini si apprestano a tornare nelle classi del liceo Serpieri per confrontarsi con gli alunni. Il progetto si chiama “Train to be cool”, nome che sfrutta il doppia significato della parola inglese “train”. Treno, ma anche allenarsi. E allora sì, allenarsi per essere “alla moda” (cool, appunto), ma anche sicuri. Nei giorni scorsi, gli agenti della Polfer hanno proposto ai ragazzi filmati sulla sicurezza e in particolare nella stazione ferroviaria, analizzando i comportamenti che mettono più a rischio l’incolumità. Ripercorsi, a proposito, fatti di cronaca accaduti a giovani rimasti vittime di incidenti ferroviari derivati dall’inosservanza di semplici, ma spesso disattese, norme comportamentali. E’ stato affrontato il pericolosissimo fenomeno del “selfie” con il treno in arrivo, spesso esibiti da video che mostrano performance false e che possono ingenerare pericolosi fenomeni di emulazione. Progetto reso possibile dall’impegno del professor Gianfranco Bonvicini, referente per la legalità, e della preside Francesca Tornatore.