BOLOGNA. «La grande promessa fatta ai balneari dal Governo è una promessa già tradita. E queste polemiche», quelle anche nel Pd in riviera, «hanno oscurato questo fatto: il Governo aveva promesso una cosa e sta facendo tutto il contrario». Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, torna così sul tema sulle concessioni balneari e gli indennizzi agli operatori, in vista del meccanismo di gara Ue che dal 2026 non rinnoverà più sine die le concessioni, tentando una svolta epocale del settore. Come emerso nel corso del recente incontro al Ttg di Rimini col ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che nel frattempo ha annunciato di voler ritoccare ad hoc il Codice della navigazione in chiave indennizzi, de Pascale e il Governo si dicono d’accordo al “giusto riconoscimento” per chi ha investito in questi anni nonostante l’incertezza delle aste europee. Nel centrosinistra e nel Pd in riviera sono circolati allora malumori «e polemiche», come riconosce appunto de Pascale, proprio alla luce di una posizione del governatore dem considerata troppo sbilanciata a favore dei “bagnini” e in sintonia col Governo. Interpellato oggi al suo arrivo a un convegno a Bologna della Federazione Bcc dell’Emilia-Romagna, de Pascale mira a sfumare e chiarisce che, in realtà, col Governo è d’accordo fino a un certo punto. «È passato solo il punt o- vuole precisare il presidente della Regione - su cui siamo d’accordo. All’incontro che abbiamo avuto ho rappresentato una cosa chiara, che i balneari conoscono bene: questo Governo aveva promesso agli operatori del settore che li avrebbe fatti uscire dalla Bolkestein, che non avrebbero mai affrontato le evidenze» pubbliche sulle concessioni. «Era una promessa - rincara de Pascale sul centrodestra - fatta da tutte le forze politiche di maggioranza, nessuna esclusa: Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. È stata una promessa che il giorno dopo le elezioni è completamente evaporata». Anzi, non solo le evidenze si dovranno fare, chiarisce il presidente della Regione, «ma in questo momento nemmeno è chiaro se chi dovrà perdere la concessione vedrà o non vedrà un indennizzo. Ho fatto l’esempio dei tassisti, per i quali è previsto un indennizzo ad ogni nuova licenza emanata. Il gestore di uno stabilimento balneare, che perde la concessione e deve smettere di fare impresa, oggi non avrebbe alcun indennizzo. Il ministro ha proposto una strada ed è una strada di minima, sul minimo che si possa fare. Su questo- conferma comunque de Pascale- avrà tutta la collaborazione della Regione Emilia-Romagna».
Spiagge, de Pascale: «La promessa fatta dal Governo ai balneari è già tradita» VIDEO
