Si ribalta con il trattore e muore: chi era il noto agricoltore morto a Montefiore

Rimini

Era un gran lavoratore e ai due figli, Carlo e Enrica, aveva trasferito quell’amore nelle cose che si fanno, l’etica della serietà negli impegni presi. Ma Novario Magnani era anche un uomo gentile, di gran cuore e col sorriso sulle labbra. La sua scomparsa in un tragico incidente avvenuto mercoledì sera ha lasciato tutti attoniti e sconcertati.

Comune in lutto

«L’amministrazione comunale di Montefiore Conca, interpretando il sentimento dell’intera cittadinanza, desidera esprimere le più sincere e sentite condoglianze alla famiglia Magnani per la scomparsa del loro amato Novario - si legge in un post del Comune -. In questo momento di immenso dolore, ci stringiamo a loro con affetto e partecipazione».

L’incidente

Novario Magnani aveva 74 anni ed è deceduto finendo in una scarpata con il trattore. È successo mercoledì sera verso le 21 lungo la Strada provinciale, nel comune di Montefiore Conca, dove sono intervenuti i carabinieri di Riccione. Le cause dell’incidente sono in via di accertamento ma stando al primo sopralluogo la vittima è uscita di strada col mezzo agricolo forse per un malore. I primi soccorritori del 118 hanno trovato il 74enne già in arresto cardiaco e, mentre hanno iniziato le manovre di rianimazione, hanno chiesto l’intervento dell’eliambulanza da Bologna abilitata al volo notturno. Il 74enne è morto sul posto e il medico, non ha potuto far altro che dichiararne il decesso. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Davide Ercolani, ha disposto l’autopsia. Servirà a chiarire se il 74enne abbia avuto un malore così intenso da mandarlo fuori strada mentre si trovava sul trattore.

L’addio della famiglia

È una famiglia distrutta dal dolore quella che lascia Novario. I due figli, Carlo della Mg Elettroimpianti di San Giovanni in Marignano e Enrica più dedita a “La Pedrosa”, agriturismo camere relax. Era stata proprio Enrica sulla pagine social dell’agriturismo della famiglia Magnani a scrivere del babbo. «Novario, è lui l’anima della Pedrosa, lui che in questa casa c’è nato! Instancabile, insostituibile. Punto di riferimento per noi figli. Ogni centimetro di questo luogo fantastico è passato sotto le sue sapienti mani. Grande lavoratore e oggi, primo maggio, è più che mai la sua festa! Grazie Novario... Grazie babbo». Era lo scorso primo maggio e all’agriturismo di famiglia Novario aveva accolto gli ospiti.

«Solo Dio sa quanto ti ho amato. Grazie di tutto babbo... sarai il mio faro, sempre e per sempre! Tu non lasciarci mai la mano, ti prego», il toccante ultimo saluto della figlia.

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