Rimini, ritrovato il corpo senza vita dell'83enne disperso in mare

Il tenue filo di speranza per parenti e amici di Mario Mazzotti, il pensionato 83enne di cui non si avevano più notizie dalle 19 di domenica scorsa quando ha messo in acqua il proprio moscone per andare a pescare seppie, si è spezzato martedì a cavallo delle 11. Si è strappato quando un elicottero dell’83° Sar ha comunicato alle unità navali di Capitaneria di porto e Guardia di finanza di aver individuato un corpo a circa 2 miglia al largo della costa di Miramare. Subito sul posto ha incrociato la motovedetta 842 della Guardia costiera che in pochissimo tempo ha dato purtroppo comunicazione dell’avvenuta chiusura delle operazioni di ricerca. La salma è stata quindi issata a bordo e portata sulla sponda sinistra del porto dove il medico legale ha redatto il certificato di morte.
L’indagine
Immediata è stata fatta anche la comunicazione alla Procura della Repubblica. Il pubblico ministero di turno Paolo Gengarelli non farà eseguire l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato pensionato. Attenderà invece i rapporti dell’ufficio operazione della Guardia costiera che ha coordinato le ricerche cui per tutta la giornata di lunedì hanno partecipato attivamente anche i Vigili del fuoco, per valutare se disporre accertamenti tecnici sul moscone. Il natante che era stato individuato ancorato alle nasse dove Mazzotti si era portato per la battuta di pesca, ieri è stato portato in secca. Operazione che ha permesso di spiegare perché è affondato. È colato a picco perché uno dei due tappi dello scafo è risultato mancare. I due galleggianti (siluri) si sono quindi allagati e il natante è stato trascinato a fondo.
Come detto di Mario Mazzotti si erano perse le tracce domenica scorsa. L’ultimo ad averlo visto in perfetta forma fisica è stato Luca uno dei titolari del bagno 81 dove il pensionato da sempre rimessava il suo moscone. È stato lui a fornire con precisione l’ora della scomparsa di Mazzotti.