«Dopo oltre due anni la Ztl è ancora in fase di pre-esercizio. Mentre leggiamo sulla stampa che l’avvio ufficiale è stato ulteriormente rimandato a dopo l’Epifania. Siamo all’ennesimo regalo di Natale del Comune». Stanchi di aspettare l’accensione effettiva delle telecamere, quelle con le multe (83 euro, che scenderanno a 58 euro in caso di pagamento, entro tre giorni, dalla ricezione del verbale), i residenti del rione Clodio alzano la voce. E puntano il dito contro l’assessorato alla Mobilità per i continui rinvii della messa in funzione degli occhi spia all’imbocco dei 13 varchi del Centro storico e di Borgo San Giuliano. «Siamo a fine 2025 e dal Comune non giungono comunicazioni ufficiali - attacca il Comitato dei residenti -, a conferma di una gestione della Zona a traffico limitato da parte dell’assessorato alla Mobilità che non ha certo brillato per efficienza, con continui pretesti per rinviarne, il più possibile, la messa in funzione».
Annunciata per ottobre, la Ztl è di fatto ancora accessibile alle auto, visto il funzionamento, senza sanzione, delle telecamere. Un funzionamento in pre-esercizio, appunto, mirato a permettere ai ritardatari di regolarizzare la propria posizione. Ritardatari che, ad oggi, sarebbero davvero tanti: molti più di quei 7mila che a fine agosto erano stati conteggiati come trasgressori perché, in fase di prova - dall’1 luglio a metà settembre - avevano attraversato sprovvisti di ticket i 13 varchi del cuore antico di Rimini. Così tanti da toccare quota 11.600 irregolari, 4.600 in più, secondo un attento riconteggio effettuato dai vigili urbani. Stigmatizza, però, il Comitato Rione Clodio: «Leggiamo sulla stampa di un ultimo pretesto utilizzato per rinviare l’avvio della Ztl, che va al di là di ogni logica e ragionevole sostenibilità. Poiché il numero degli accessi irregolari è lievitato dai 7mila di fine agosto agli 11.600 di novembre, secondo l’assessorato alla Mobilità si renderebbe necessario inviare ulteriori lettere di cortesia e allungare, così, i tempi». Continua, quindi, il Comitato: «Ora, senza soffermarci sul fatto che non esiste in nessun’altra realtà italiana una durata tanto lunga di pre-esercizio di una Ztl, solitamente compresa tra i 30 e i 60 giorni mentre qui siamo già a cinque mesi, va da sé che i numeri crescono perché continuano gli accessi di veicoli che, senza averne titolo, transitano contando sull’impunità. Per cui ci interroghiamo: se a dicembre arriveranno a 15mila, ci sarà una nuova proroga?». Il Comitato Rione Clodio conclude, allora, con una richiesta al Comune: «Vorremmo sapere il numero degli accessi irregolari sul varco in capo a Corso d’Augusto durante la notte, da luglio ad oggi. Perché, essendo la nostra Ztl di attraversamento, si scoprirebbe che la maggior parte delle violazioni riguarda proprio il nostro varco».