Rimini. Vigile del fuoco morto fuori dal locale, il perito: nove colpi letali

Rimini

Ad uccidere il vigile del fuoco, Giuseppe Tucci, furono calci e pugni, in un numero non inferiore a nove, non la caduta a terra e sulla morte non incise l’alcol bevuto quella sera dalla vittima. Lo sostiene nella relazione medico scientifica della dottoressa Loredana Buscemi, perito nominata dal giudice, Vinicio Cantarini nel processo in abbreviato a carico di Klajdi Mjeshtri, 28 anni, di origine albanese. Mjeshtri buttafuori al Frontemare, che secondo le accuse formulate dal sostituto procuratore Davide Ercolani uccise a pugni il vigile del fuoco davanti alla discoteca di Miramare, è difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù e Piero Ippoliti del Foro di Rimini. Il buttafuori è detenuto in carcere a Rimini dal 12 giugno 2023, giorno della morte, sopraggiunta in ospedale, di Tucci. Il vigile del fuoco aveva solo 34 anni, era originario di Foggia e padre di un bimbo.

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