Rimini, Vecchia Pescheria: risse, calci e pugni, arriva il giro di vite

Calci, pugni e insulti. È la “colonna sonora” del sabato sera nella Vecchia pescheria. Non è la prima volta e non sarà neppure l’ultima, senza i controlli delle forze dell’ordine. Questa volta la denuncia porta la firma di Mario Erbetta, commissario comunale di Forza Italia, ma la questione è ben conosciuta e non sarebbero neppure necessari gli ultimi video di combattimenti diffusi ieri dal leader degli “azzurri”.
A questo proposito, va detto, a partire da questo fine settimana le forze dell’ordine sono intervenute in massa, già da ieri sera in piazza Cavour e nei locali, per controllare chi va e viene. Obiettivo: far trascorrere “notti sicure”.
La febbre del sabato sera
Il passaggio dall’estate all’autunno sposta la “movida” dalla zona mare al centro storico e come al solito i locali della Vecchia pescheria diventano l’epicentro del divertimento (e va bene) ma anche dell’indotto più fastidioso: risse, spaccio, disordini.
In Prefettura il malcostume è già stato affrontato su richiesta del Comune, tanto da stilare un piano di prevenzione e controllo da parte di tutte le forze dell’ordine in particolare nel fine settimana. In Consiglio comunale la consigliera Gloria Lisi (lista Lisi per Rimini) ha raccontato l’esperienza di due settimane fa, quando in sua presenza due spacciatori avevano schiaffeggiato un gestore di un locale e sputato sulle scarpe di una cliente.
Un film già visto
Il coordinatore di Forza Italia, Mario Erbetta, lancia ora la sua accusa ricordando la recente classifica del “Sole 24 Ore” che posiziona Rimini al secondo posto (dopo Milano) fra le province con il maggior numero di reati. «Il buonismo sinistroide ci ha portato in questa situazione drammatica - scrive - che percepiscono solo i cittadini ma non le istituzioni». E per preparare il campo ai disordini nella Vecchia pescheria, Erbetta ricorda le parole del sindaco durante la campagna elettorale. «Diceva che la problematica delle baby gang andava affrontata in modo sociologico e mi accusava di volere utilizzare cani e manganelli nei riguardi di questi poveri ragazzi». Ed ecco il punto. «Sabato scorso ennesima rissa poco prima di mezzanotte. Ragazzi con cappucci e sciarpe che coprono il viso, se le sono date di santa ragione senza che ci fosse una presenza delle forze dell’ordine. La cosa che lascia perplessi è che anche nel weekend precedente sono avvenuti tafferugli sempre nella Vecchia pescheria alla presenza di tre assessori e nessun provvedimento è stato intrapreso dall’amministrazione. Questa è la realtà di una città sempre più insicura».
“Fate subito qualcosa”
Detto questo, arriva puntuale l’appello a prefetto, questore e sindaco. «Bisogna prendere provvedimenti urgenti e seri per rendere sicura tutta la città e le sue periferie come la zona artigianale del Villaggio Primo Maggio e in particolare il centro storico utilizzando le unità cinofile dei vari gruppi di polizia, ripristinando il poliziotto di quartiere e dando vita a un vero servizio di sicurezza partecipata con security privati pagati dagli imprenditori, una vera collaborazione tra pubblico e privato per garantire sicurezza ai riminesi e ai turisti».