Rimini, valore degli alberghi in picchiata: “La leadership è a rischio”

Rimini

«Se il settore non si darà una mossa, il mercato alla fine ci retrocederà da Capitale italiana delle vacanze a semplice città turistica». Mauro Santinato, imprenditore e fondatore di Teamwork, società di consulenza alberghiera, lancia una provocazione per scuotere l’intero comparto economico della Riviera - strutture ricettive, ristoranti, negozi, stabilimenti balneari - da un “dormiveglia” lungo decenni.

«Troppi si sono cullati sugli allori degli anni ’70 e 80 quando il pienone era assicurato senza far nulla - attacca Santinato -, solo perché Rimini era una delle poche località balneari italiane ed europee. Ma oggi è cambiato tutto: la concorrenza è cresciuta ed è di qualità eccelsa. E se non adeguiamo i nostri hotel all’alto livello dei competitor, da Forte dei Marmi a Jesolo, il futuro della Riviera sarà sempre contrassegnato da dati negativi, come quelli di quest’anno. Basti pensare, infatti, e questo elemento è davvero preoccupante, che i valori immobiliari degli alberghi si sono così abbassati che, oggi, un hotel riminese lo acquisti alla metà dei soldi necessari per acquistare un pari livello a Jesolo. E lo dico con cognizione di causa, perché a Jesolo ci lavoro spesso».

Così, per richiamare gli albergatori a investire sulla riqualificazione degli hotel e sulla peculiarità dei servizi, Teamwork propone la decima edizione di “Hospitality day”, evento di alto profilo nel campo dell’accoglienza turistica che si terrà il 10 ottobre al Palacongressi. Con numeri importanti. «Ci saranno oltre duecento relatori che parleranno di futuro, di strategie, e di sviluppo turistico tra intelligenza artificiale e gestione delle risorse umane - sottolinea il manager riminese -; 30 architetti, poi, illustreranno le nuove tendenze del design alberghiero, sostenibile e innovativo; il tutto davanti ad almeno 5mila albergatori provenienti da tutta Italia».

Una sorta di giornata propedeutica ad altri qualificati appuntamenti come quello del Ttg, la fiera internazionale del turismo che, dall’11 al 13 ottobre, vedrà riuniti, alla Fiera, tour operator, compagnie aeree, albergatori, agenti di viaggi, bus operator ed enti di promozione del territorio, e al Sia, il salone internazionale dell’accoglienza riservato alle aziende leader nei settori dell’arredamento alberghiero, che si terrà in Fiera sempre negli stessi giorni (11-13 ottobre). E c’è da aggiungere che mercoledì ci sarà un incontro sul futuro del turismo riminese promosso, addirittura, dall’istituto scolastico Marco Polo.

Crollati i valori immobiliari

Ma c’è un aspetto sollevato dal fondatore di Teamwork che inquieta: quello dei valori immobiliari letteralmente precipitati. Spiega Santinato: «È evidente che se basi l’offerta solo sulla quantità, prima o poi ti ritroverai a dover fare i conti con una domanda in calo. Soprattutto quando la concorrenza comincia a volare. Questo lo stiamo toccando con mano col calo di presenze registrate in questa estate. E lo possiamo vedere direttamente col numero di hotel chiusi, diroccati, o ancora operativi ma, di fatto, fuori mercato, che c’è, e che è destinato ad aumentare nel 2024. Da una stima attendibile dovrebbero essere almeno 50 gli alberghi che dal prossimo anno andranno ad aumentare il lungo elenco di hotel dismessi». Con l’inevitabile conseguenza del deprezzamento del valore delle strutture. In particolare quelle rimaste al secolo scorso. «È proprio così - chiosa l’imprenditore -. Quegli hotel che non si sono riqualificati, che sono rimasti agli anni ’70-80, hanno visto precipitare, da almeno una quindicina d’anni, il loro valore immobiliare di un buon 50%, in alcuni casi anche del 60. Al punto che la media del valore di vendita di un 50 camere, oggi, a Rimini si attesta sui 25mila euro a camera contro una media nazionale che sta sui 55, 60mila euro a camera».

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