Rimini, una “playstation medicale per fare riabilitazione da casa”: la clinica Sol et Salus lancia il gioco più salutare del mondo

Rimini
  • 20 novembre 2025

Una sorta di playstation per “giocare” alla riabilitazione direttamente a casa grazie alla telemedicina. Basta collegare al proprio televisore Homing, il dispositivo messo a punto dalla Technobody di Bergamo nell’ambito del progetto Inclusive care nato da un protocollo d’intesa tra l’ospedale privato Sol et Salus di Rimini, il Comune di Rimini, l’Università di Bologna, la cooperativa Il Millepiedi e l’associazione Cidi di insegnanti volontari. Grazie alla tecnologia e all’Intelligenza artificiale, Homing ricostruisce gli spazi di casa, o un avatar in un mondo digitale, dove il paziente, seguito da remoto da un fisioterapista attraverso degli “exergames” raggiunge i suoi obiettivi di riabilitazione. Una tecnologia pensata in particolare per i più piccoli ma adatta a tutti, anziani compresi.

Un risultato, spiega questa mattina alla stampa il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, che è il frutto del “grande lavoro” di Sol et salus, “una struttura di eccellenza radicata nel territorio e che accoglie pazienti da tutta Italia”, bambini in particolare. Il progetto Inclusive care partito nell’ottobre del 2023 mette infatti al centro i più piccoli per garantire loro un percorso di cura “da persone e non da pazienti”. E ora grazie alla telemedicina, conclude, esauriti i giorni di ricovero, spesso oltre 30, possono proseguire la riabilitazione da casa. La Regione Emilia-Romagna, osserva l’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi, percorre la strada per “rendere la casa il primo luogo di cura” e grazie anche alle risorse del Pnrr ha investito molto sulle cure territoriali e sulla collaborazione “sempre più integrata” tra pubblico e privato convenzionato.

E dopo il primo prototipo nel 2022, ecco Homing a marzo 2024, una “playstation certificata medicale” e “semplice come un elettrodomestico”. Due le platee a cui si rivolge: gli anziani, con grandi numeri tra cronici, Parkinson e Alzheimer; i bambini, che hanno il problema dell’attenzione. Homing li coinvolge come in un videogioco e la realtà virtuale fa il resto, per una riabilitazione cognitiva oltre che motoria. Con una gamma di esercizi personalizzabili, che, unendo gioco e riabilitazione aumentano l’aderenza al programma riabilitativo e l’engagement del bambino. Il tutto sia in modalità asincrona che sincrona, dunque con un terapista che interagire direttamente attraverso lo schermo, con correzioni e feedback in tempo reale. L’ecosostenibilità, conclude, è uno dei primi temi da affrontare, per rendere il dispositivo “abbordabile per tutti”, ma serve “una forte alleanza con enti, associazioni e politica”

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