Rimini, un “tesoretto” per sostenere i voli: ecco tre milioni dal Comune

Rimini

Tre milioni di euro in tre anni, risorse destinate a sostenere la promozione turistica attraverso l’acquisizione di nuove rotte aeree. Il sindaco Sadegholvaad lo aveva annunciato al momento di aumentare l’imposta di soggiorno e ora le risorse sono state inserite nel Bilancio 2024.

Cosa succede

La “finanziaria” di Palazzo Garampi approvata il 21 dicembre contiene un capitolo di spesa che stanzia risorse per sostenere i collegamenti aerei.

Tecnicamente: “Trasferimenti per la realizzazione di iniziative di promozione turistica”. Più concretamente si prevede uno stanziamento annuale di un milione di euro per tutti e tre gli esercizi del Bilancio triennale 2024 - 2026.

Sempre più in alto

Dal Comune spiegano che si tratta del contributo di un milione all’anno annunciato dal primo cittadino in autunno quando è stato annunciato l’incremento dell’imposta di soggiorno.

Per fare che cosa? Sostenere le campagne promozionali internazionali che devono incentivare l’acquisizione di nuove rotte aeree su mercati esteri di particolare interesse per la riviera.

Le prossime mosse

A questo punto l’iter amministrativo prevede la condivisione del pacchetto promozionale con gli altri Comuni costieri (se possibile anche di tutta la Romagna) per mettere in piedi un “tesoretto” da inserire nel bando regionale di promozione turistica da definire entro il primo semestre di quest’anno. La regia di tutta l’operazione dovrebbe essere affidata a Visit Romagna.

L’aeroporto

Leonardo Corbucci è l’amministratore delegato di Airiminum e quando illustrò il piano di sviluppo dell’aeroporto “Fellini”, quello fino al 2027 e che prevede di raddoppiare i passeggeri (700mila entro tre anni), aveva indicato in 2 milioni di euro l’eventuale sostegno del territorio (pubblico e privati, ad esempio Ieg) che avrebbe aiutato lo scalo di Miramare a tagliare il traguardo.

Parola di sindaco

Riavvolgendo il nastro della memoria si trovano affermazioni molto chiare del sindaco Jamil Sadegholvaad. «Dobbiamo tornare a pensare l’aeroporto nell’ottica della sua strategica importanza per il territorio - disse pochi mesi fa -. Pubblico e privati assieme. E’ ormai il tempo di lasciarci alle spalle polemiche e problemi per approntare quella operazione ufficiale e trasparente che dia sostegno al turismo, alle fiere e ai congressi, all’industria, tutte componenti di una città in procinto di un definitivo salto nella dimensione di una capitale europea».

Non solo. «Io credo che, per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse dell’imposta di soggiorno occorra un adeguamento, alla luce dei grandi investimenti strutturali fatti su una città. Per questo proporrò di guardare con attenzione, in particolare a un paio di filoni. Il primo è quello della promozione sui mercati internazionali».

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