Rimini, un nuovo “Piano del verde” per adattarsi al cambiamento climatico

Rimini
  • 19 novembre 2025

Polmoni verdi, giardini della pioggia, piazze e parcheggi multifunzione, isole di rifugio climatico, orti urbani. Ma anche nuovi piste ciclabili alberate, parchi fluviali e agricoli, e l’integrazione tra agrivoltaico e food forest. Sono gli strumenti che la città di Rimini mette in campo attraverso il nuovo Piano del verde per adattarsi ai cambiamenti climatici o mitigarne gli effetti. Attraverso il Piano del verde, spiega questa mattina in commissione l’assessora all’Ambiente Anna Montini, si recepiscono “linee strategiche ormai consolidate” per interpretare il verde “non come ornamento o arredo, ma come una infrastruttura capace di generare benefici per tutta la collettività”. Il documento, aggiunge, è “il risultato di un lavoro corposo”, frutto anche di una stretta collaborazione con il settore pianificazione urbanistica nell’ambito del percorso che accompagna il Pug, ed è propedeutico alla revisione del Regolamento del verde, che “tradurrà in disposizioni operative le strategie del Piano e già in fase di stesura”. Sono quattro gli assi di azione: aumentare le dotazioni strategiche territoriali: sviluppare la rete dei parchi, dei giardini pubblici e spazi verdi; sostenere l’interazione del verde pubblico con quello privato; pianificare una vera e propria rete ecologica. Con l’obiettivo di “promuovere l’aumento della biodiversità, incrementare la permeabilità dei suoli, implementare qualitativamente e quantitativamente il patrimonio vegetale, migliorare la qualità urbana e del microclima”.

Il Piano divide il territorio in due aree: l’ambito extraurbano e la città consolidata, individuando strategie di intervento diverse. Se nel territorio extraurbano si focalizza sul reticolo dei fossi, le fasce di mitigazione delle arterie stradali, la corona verde; per il territorio urbanizzato propone una strategia che valorizza le aree disponibili per costruire una rete continua che parte dai due grandi polmoni verdi, il parco Marecchia e il parco Ausa. Il Piano prevede che anche le aree residenziali, commerciali, industriali e ricettive siano riprogettate per ridurre l’impatto sull’ecosistema urbano, migliorare la qualità ambientale generale, aiutare la città a mitigare i rischi derivanti da piogge intense e ondate di calore.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui