Una chiesa Regina Pacis gremita in ogni banco, tante lacrime e sospiri angosciosi oggi, 18 dicembre 2025, per l’ultimo saluto a Violetta Laiketsion, la paracadutista riminese morta domenica scorsa in un incidente di volo a Fano. Violetta, 63 anni, era parte di un gruppo di 14 esperti saltatori quando, durante la fase finale della discesa, il suo paracadute si è intrecciato con quello del collega Ermes Zampa, privandoli di portanza e causando una caduta fatale a circa 30-40 metri dal suolo.
La funzione – fortemente voluta e organizzata dagli amici, dai colleghi e dai cittadini, visto che Violetta non aveva famigliari stretti che potessero occuparsene direttamente – è stata un momento di intensa partecipazione collettiva, con tantissime persone accorse per rendere omaggio alla sua vita e alla sua passione.
Durante l’omelia il celebrante ha parlato di «passaggio dalla vita terrena a quella eterna», citando il profeta Isaia e il Vangelo di Giovanni, ricordando la speranza cristiana di un luogo preparato per ciascuno di noi e invitando tutti a trovare pace e fede in questo momento di dolore. Ha ricordato che «Dio ci prende per mano», incoraggiando chi resta a non temere la morte.
Amici e colleghi hanno condiviso ricordi intensi: dall’ironia nei momenti spensierati alle lunghe giornate trascorse insieme. Un’amica ha ringraziato commossa la comunità per la presenza, parlando di una «grande famiglia in lutto». Seguendo il suo consiglio, molti hanno preso alla lettera il gesto di lasciare una firma o un pensiero sulla bara di legno naturale, formando una lunga fila per rendere omaggio a Violetta e dimostrarle che non sarebbe mai stata sola.