Rimini, Ss16, il comitato “No variante”: «Più inquinamento e cemento»

Rimini
  • 15 giugno 2024

Il Comitato “No alla variante della Ss16” rilancia la sua contrarietà al progetto. E lo fa ricordando che anche «l’amministrazione ha ammesso che è estremamente impattante». Da qui alcuni rilievi su questa arteria stradale, sopraelevata alla stessa altezza dell’A14, che, se realizzata, si estenderà da Bellaria a Misano. Attacca il comitato: «La realizzazione della variante, peraltro prevista in un’area di forte pericolosità geomorfologica, idraulica e idrogeologica, comporterà un aumento significativo dell’inquinamento atmosferico e acustico. E implicherà la cementificazione di 28 km di lunghezza, di 35 metri di larghezza e di 500 ettari di terreno agricolo pregiato, solo nella zona di Rimini Nord che metterà a rischio chiusura diverse aziende». Il tutto senza risolvere i problemi di congestione del traffico. «Studi condotti da Anas - stigmatizza il comitato - evidenziano che la variante distoglierà dalla A14 circa 12.000 veicoli al giorno, mentre quelli che non percorreranno l’attuale Ss16 saranno circa 5.000, con un saldo in aumento del traffico giornaliero di 7.000 auto in più. Per una spesa complessiva 600 milioni di euro». Inoltre ricordano i cittadini «il progetto non tiene conto di alternative più sostenibili, come l’investimento nel Trasporto pubblico locale e nella micromobilità, che potrebbero ridurre significativamente l’utilizzo dell’auto e i relativi impatti ambientali». Infine, conclude il comitato per il “No” «il vice ministro alle Infrastrutture, Bignami, ha esplicitamente dichiarato che la valutazione di impatto ambientale è vecchia come il progetto e che intanto il territorio è cambiato, quindi non risulta più attuale, e per questo ha invitato le amministrazioni a procedere alla modifica o aggiornamento del progetto». E, chiosa, «tutte le associazioni ambientaliste del territorio hanno espresso contrarietà all’opera e hanno proposto modifiche e alternative».

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