Rimini: “Signora, apra la borsa” e le trovano 240mila euro in contanti

Rimini
  • 24 maggio 2024

La Guardia di Finanza la tiene sotto controllo. Quando la fermano e le chiedono di mostrare il contenuto della borsa che un uomo ha appena depositato sul retro della sua Mercedes, sanno che non sarà una perquisizione vana.

Ed è così che nella serata di martedì una trentenne di origini albanesi ha visto le Fiamme Gialle affiancarla a pochi metri dal casello di Rimini nord, davanti al ristorante Da Berto. E i militari, dopo pochi minuti di ricerche nel suv, hanno trovato una sportina rigida, da spesa, piena zeppa di soldi contanti suddivisi in pacchetti incelofanati per un ammontare complessivo di ben 240mila euro.

Soldi immediatamente posti sotto sequestro, poi convalidato dal pubblico ministero Davide Ercolani, in quanto ritenuti provento di ricettazione. Ed è infatti ai sensi dell’articolo 648 del codice penale, che disciplina appunto il reato di ricettazione, che la donna è stata denunciata a piede libero.

La perquisizione, inoltre, vale come informazione di garanzia rispetto all’avvio delle indagini nei confronti della donna, che ha scelto di farsi assistere dall’avvocato Massimiliano Orrù.

Il lavoro

Oltre alla mole di denaro contante, ben al di sopra del limite di 5mila euro stabilito dalla legge italiana, a insospettire le Fiamme gialle è stata soprattutto l’esiguità dei redditi dichiarati dalla donna dal momento dell’ingresso in Italia.

Tuttavia, come sottolinea l’avvocato Orrù, la trentenne lavora presso l’attività l’attività di famiglia, operante nel settore dell’auto noleggio.

Di fronte al sequestro dell’ingente somma di denaro, infatti, il legale riferisce l’intenzione di ricorrere al Tribunale del riesame, con l’obiettivo e la volontà di giustificare la provenienza e la destinazione dei 240mila euro intercettati dai finanzieri riminesi.

Un mistero, al momento, resta invece chi sia l’uomo che non appena la trentenne ha fermato la marcia della Mercedes, davanti al ristorante Da Berto, ha aperto lo sportello dei sedili posteriori e dopo un breve cenno di saluto ha caricato in macchina la borsa con l’ingente bottino.

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