Rimini, si opera al viso per effettuare i “ritocchini”, finisce ustionata
RIMINI. Di quel medico si era sempre fidata e anzi in più occasioni lo aveva consigliato anche ad amiche e conoscenti. E quando si era sottoposta ad un trattamento di foto-ringiovanimento con luce pulsata, aveva davvero creduto di poter riavere una pelle liscia e senza i segni del tempo. Purtroppo però quello che aveva desiderato è rimasta un’illusione, perché da quel giorno è iniziato un lungo percorso medico e ancora oggi non può esporsi ai raggi solari.
La vicenda che è finita davanti al giudice monocratico di Rimini è iniziata nel pomeriggio del 10 febbraio del 2022, quando la donna, una riminese di 45 anni, si reca nello studio del professionista a Santarcangelo. Il medico estetico la sottopone a un trattamento di luce pulsata per ringiovanire la pelle che invece - stando alla denuncia presentata dalla donna - le aveva procurato un surriscaldamento eccessivo della cute, con abrasioni e ustioni su entrambe le guance. Inoltre, sempre secondo la parte offesa, il medico aveva omesso di curarla adeguatamente nel periodo post trattamento. Di conseguenza, la 45enne aveva riportato un “ispessimento ed edema dei tessuti molli sottocutanei”. Per giorni, secondo la querelante, aveva patito le pene dell’infermo con guance e zigomi tanto gonfi da non poter aprire bene gli occhi. Secondo la denuncia presentata dalla donna infatti, il trattamento aveva colpito in particolare nelle regioni delle tempie, degli zigomi, intorno agli occhi e al naso. Tale per cui la 45enne non era stata capace di lavorare per oltre un mese. Nonostante avesse chiesto aiuto al medico estetico, alla fine era stata costretta a recarsi al Pronto soccorso del Bufalini. Visitata nel reparto Grandi ustionati di Cesena, l’avevano medicata e dimessa certificando appunto un’ustione del viso.
Secondo la difesa del medico estetico riminese non furono commessi errori e tutta la procedura anche post trattamento era stata eseguita in maniera corretta. La donna intanto ha chiesto un risarcimento del danno di 75mila euro.