Rimini, si aggrappa allo scooter dello scippatore, gli fa cadere il telefono e lo fa arrestare. Rapinatore condannato

Rimini

Ha sventato uno scippo, aggrappandosi alla borsa che il rapinatore le aveva afferrato dal tavolino del bar. Dimostrando di avere riflessi prontissimi, la donna, una riminese di 33 anni, ha avuto la lucidità di tenere stretta la sua borsetta e poi di alzarsi dalla sedia e di aggrapparsi al motorino. Lo scippatore ha tentato di macinare un’altra decina di metri. Ma il peso della donna aggrappata al motociclo lo ha sbilanciato e fatto cadere a terra, perdendo la presa della borsa e soprattutto lasciando sull’asfalto il suo cellulare e pezzi del motorino, gravemente danneggiato.

Correva l’anno 2022 ed era il 10 di maggio; quel giorno, al bar Falco, lungo la via Marecchiese, furono il telefono e i resti del motocliclo a fornire le chiavi di volta indispensabili a condurre all’arresto prima e alla condanna poi del rapinatore, un 40enne residente a Rimini e nato a Napoli, per il quale martedì la gip Raffaella Ceccarelli ha emanato una pena di 3 anni e 8 mesi da scontare in carcere, al termine del rito abbreviato, in cui il rapinatore è stato assistito dall’avvocato Christian Brighi. Al banco degli imputati, inoltre, si è seduta anche la moglie dello scippatore, una donna di un anno più grande di lui, che per depistare le indagini aveva denunciato il furto di quella borsa e di quel cellulare che la polizia aveva trovato sul luogo del crimine. Per lei l’imputazione era quella di simulato reato ed è stata condannata a un anno di reclusione.

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