Rimini, sfrattata di casa a 93 anni «L’albergo sociale? Io non ci vado»

Sfrattata da casa a 93 anni, rifiuta la soluzione dei servizi sociali: «Aiutatemi, non voglio andare all’albergo sociale». Tutto da rifare. Sembrava fatta ma non è andato nel modo sperato il recente incontro tra la 93enne Franca La Ganga e le assistenti sociali del Comune di Rimini. Intanto lo sfratto è slittato al 14 giugno e se non si trova la quadra, la signora dovrà lasciare a giugno l’appartamento di San Giuliano non più abitabile, dove vive in affitto da 24 anni, assieme alla figlia di 73, Ivana Perversi. Colta da ictus a fine marzo «perché sfinita dalle preoccupazioni» Franca pensava di essere uscita dall’incubo, invece il tempo stringe e all’orizzonte non si profilano alternative.
Signora Franca, cos’è andato storto?
«Non posso accettare la proposta che mi è stata rivolta dalle assistenti sociali».
In cosa consiste questa proposta?
«Passare tre mesi nell’albergo sociale di Torre Pedrera assieme a mia figlia aspettando ulteriori sviluppi».
Perché non è d’accordo?
«Cosa succederebbe se passati i tre mesi la soluzione non ci fosse? Finiremmo in strada? Questa, lo ripeto, non è una proposta accettabile. Avevamo già rifiutato il mio affidamento a una residenza per anziani per non essere separate».
Cosa farà adesso?
«Continueremo a cercare un altro appartamento, seguite dal nostro avvocato. Abbiamo sempre pagato l’affitto di 570 euro mensili e non chiediamo la carità: solo un’altra casa nella stessa zona, per cui possiamo arrivare a pagare un massimo di 800 euro mensili. Non abbiamo diritto all’edilizia popolare perché il nostro Isee di 22mila euro supera, seppur di poco, la soglia prevista di 17.400. Ci hanno comunicato che lo sfratto verrà eseguito con le forze dell’ordine mentre un’ambulanza mi trasporterà in una rsa. Aiutateci: se qualcuno ha un appartamentino per noi, si faccia vivo».
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