Rimini, senza migranti crollo della popolazione nel giro di 20 anni

Sono 340mila, diventeranno 348mila (nel 2042), ma senza l’apporto degli stranieri i residenti della provincia di Rimini precipiterebbero a quota 294mila. Tutto previsto in una ricerca firmata dalla Regione e dedicata alla proiezione demografica dal 2012 al 2042.
In senso generale le province aumentano i propri numeri in sei casi su nove (Rimini, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza). Ma è l’ipotesi senza la quota degli stranieri a svelare un crollo degli abitanti riminesi nel 2042: da 348.838 a 294.080.
“Quanti siete, dove andate”
Allora. Lo studio della Regione riversa l’attenzione su un aspetto più volte sottolineato in questi anni, vale a dire l’andamento demografico alla luce della crisi delle culle e (soprattutto) del mancato apporto degli stranieri. Prima però, analizziamo il punto di partenza. Nel 2012 la provincia di Rimini contava 329.138 residenti, diventati 340.193 nel 2021. E poi? Nel 2042 lo scenario di riferimento svela che saremo 348.838.
La crisi delle culle
Qualche giorno, presentando un convegno sanitario, dall’Ausl Romagna è emerso un dato riferito all’ambito riminese: le donne straniere partoriscono più figli delle italiane, per la precisione il doppio.
Una tendenza, quella delle nascite, presa in esame anche dallo studio regionale tanto da analizzare lo scenario definito “alta fecondità”. Ecco, sulla base di questi parametri previsionali nel 2042 la provincia di Rimini arriverebbe a una popolazione totale di 352.969 persone.
Non solo. Interessanti anche gli scenari dell’“alta sopravvivenza” con una popolazione totale che potrebbe arrivare a quota 358.112.
Infine gli stranieri. La proiezione senza i flussi migratori prevede, sempre al 2042, 294.080 cittadini.
Il commento
«Sono dati molto interessanti - dichiara Anna Montini, assessora alla statistica -. Rimini si conferma come città potenzialmente molto attrattiva, in quanto anche nello “scenario di riferimento” il trend delle proiezioni per la nostra provincia, al 2042, conferma un aumento dei residenti mentre per altre città della regione si evidenziano trend decrescenti. Tutto questo porta a fare importanti riflessioni sulle strategie di pianificazione e decisionali, con diverse riconfigurazioni dei servizi per i cittadini partendo da questi risultati. Dati importantissimi che sono strategici per le future programmazioni delle politiche locali».