Rimini, scambiano malattia per maltrattamenti. Padre allontanato dal figlio

Rimini

RIMINI. I medici scambiano un problema genetico per maltrattamenti e una coppia di genitori piomba in un incubo che è ancora finito nonostante l’archiviazione disposta dal giudice nei giorni scorsi. I due, scagionati dopo un anno e mezzo dalle accuse di lesioni volontarie e maltrattamenti nei confronti del figlio neonato (e difesi dall’avvocato Andrea Guidi), sono ancora in attesa di un pronunciamento del Tribunale dei minorenni che restituisca la vita di prima.

Sulla base dei sospetti iniziali (“sindrome da scuotimento”) nella fase delle indagini fu emesso un provvedimento cautelare, ancora in vigore, che ha affidato il piccolo in via provvisoria ai servizi sociali, ha sospeso i genitori dall’esercizio della responsabilità genitoriale sul figlio e li ha divisi collocando il minore in una casa famiglia assieme alla madre e limitando la possibilità di visita del padre a una volta al mese, incontri in forma protetta.

«Finora è cresciuto senza di me - si rammarica il padre, un operaio sammarinese di 37 anni - nonostante la mia compagna e io avessimo respinto fin da subito respinto le accuse assurde che ci erano piovute addosso dal nulla. Adesso speriamo che la revoca di tutti i provvedimenti del Tribunale dei minorenni avvenga in fretta, alla luce della definitiva archiviazione penale. Solo a quel punto la soddisfazione per il fatto che tutto si sia chiarito e che quegli odiosi addebiti siano caduti potrà essere piena».

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