Rimini, Sadegholvaad: “La burocrazia è la zavorra dell’Italia, le ex colonie sono balene spiaggiate”

“In 33 anni il modello 730 è passato da 5 a 19 pagine, mentre le istruzioni sono aumentate da 12 a ben 168 pagine (compresa l’appendice e le tabelle)”.
In una nota, il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad ha messo in evidenza il peso della burocrazia: “Da una ricostruzione del Caf Acli sui modelli utilizzati dal 1993 ad oggi, emerge il progressivo aumento del numero di pagine: rispetto all’anno in cui debuttò il 730, pensato proprio come dichiarazione semplificata per dipendenti e pensionati, la lunghezza del modello è praticamente triplicata. Le istruzioni quest’anno toccano il record di 168 pagine”.
Così oggi il Sole 24 Ore. “In 5 righe - continua il sindaco - c’è molto dei problemi del Sistema Italia, Paese in cui, citando Flaiano, ‘la linea più breve tra due punti non è la retta ma l’arabesco’. Esattamente da quando nel dibattito pubblico e politico è entrata la parola ‘semplificazione’ tutto è diventato più complicato, più astruso, più contorto. Il nostro regime fiscale ne è una perfetta esemplificazione: poi magari facciamoci anche due domande su come la montagna di adempimenti sia anch’essa uno degli alleati (e un facile alibi) per una evasione da record”- Ma le contorsioni burocratiche appesantiscono molti degli aspetti della vita di cittadini e imprese. E questo è diventata una vera e propria zavorra ai piedi dell’Italia. Pensiamo solo a come i grandi investitori internazionali si tengano alla larga dall’investire nel nostro Paese. Qualcuno potrebbe dire, anzi dirà sicuramente: meglio! Non ne abbiamo bisogno. Peccato però che quegli stessi investitori poi infrastrutturino alla grande destinazioni europee e mondiali concorrenti che alla lunga dreneranno arrivi e presenze all’Italia e dunque anche alla nostra Riviera. Nessuno investe quando non si ha certezza di spese e soprattutto tempi. Basta, per restare nei paraggi, farsi un giro lungo la riviera romagnola e buttare un occhio a quelle ‘balene spiaggiate’ che sono le ex colonie. In un coacervo di iter procedurali, enti, autorizzazioni, interpretazioni chi è invogliato a investire per recuperarle dopo 30 o 40 anni? In pochi, pochissimi, fra questi anche noi del Comune di Rimini, ma poi basta o giù di lì. Quanto si mangia la burocrazia del presente e del futuro dell’Italia?