Rimini. Ryanair sospende i voli per Cagliari, pronti a ripartire in primavera

Rimini
  • 07 ottobre 2025

Ryanair cancella il volo per Cagliari. Dal 1° novembre, per poi riattivarlo in primavera. Lo evidenzia la piattaforma partenze e arrivi di Riminiairport.com, il portale di AiRiminum, la società che gestisce lo scalo Fellini. Lo conferma la stessa società: il collegamento con il capoluogo sardo è stato sospeso dalla compagnia aerea per il periodo invernale, riprenderà ad aprile.

Una decisione a sorpresa, quindi. Tant’è vero che sulla piattaforma ci sono indicati i tre ultimi voli del mese di ottobre: domenica 19 ottobre con decollo alle 10.05, giovedì 23 ottobre (ore 15.25) e sabato 25 ottobre (ore 8). Poi, più nulla. Nonostante il volo invernale per Cagliari garantisca una ottima presenza di passeggeri: 3.325 passeggeri nel solo mese di gennaio 2025, con Tirana (Wizzair) a 3.785 passeggeri (che, come lascia trapelare AiRiminum, dovrebbe continuare ad operare regolarmente).

Ma perché questa scelta? Come mai Ryanair ha optato questa strategia di taglio, seppur temporanea? Nessuna motivazione ufficiale giunge dalla compagnia aerea irlandese. Anche se, tra le ipotesi, potrebbe esserci quella della tassa municipale, un’addizionale comunale (si chiama così anche se è di competenza nazionale) introdotta nel 2003 per ripagare i Comuni dal danno causato dal rumore degli aerei. Uno dei tanti gabelli italiani, che al passeggero costerebbe qualcosa come 6 euro a biglietto, e che, in occasione dei festeggiamenti di luglio, per il milione e mezzo di passeggeri centrati da Ryanair al Fellini, aveva spinto lo stesso responsabile per le relazioni esterne della società di Dublino, Fabrizio Francioni, a invitare il governo italiano «ad eliminare la tassa municipale in tutti gli aeroporti italiani per stimolare ulteriormente la crescita del traffico, del turismo e dell’occupazione, come hanno già fatto Abruzzo, Calabria e Friuli-Venezia Giulia: in questo caso Ryanair – aveva poi aggiunto - risponderà con 40 aeromobili in più, oltre 4 miliardi di dollari di investimenti, 20 milioni di passeggeri in più all’anno, 250 nuove rotte, per 15.000 posti di lavoro in più in tutta Italia». Un sollecito, importante, quello di Francioni al quale, lo scorso mese di settembre, il presidente della Regione, De Pascale, ha risposto, direttamente dalla festa dell’Unità di Bologna, con una posizione d’apertura e una proposta: «detassare i piccoli hub», quelli sotto il milione di passeggeri, come appunto Rimini. Proposta, però, rimasta tuttora su carta, come dichiarazione d’intento.

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