Rimini. Ruba in un negozio, in questura minaccia e picchia i poliziotti

Rimini
  • 18 luglio 2024

La Polizia di Rimini ha arrestato, mercoledì sera, un ragazzo straniero per i reati di furto, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Nello specifico, verso le 19, un dipendente di un’attività commerciale nella zona porto riferiva che um uomo si era introdotto negli spogliatoi interrati del locale, asportando un monopattino elettrico, tre zaini ed una borsa dei dipendenti e che lo aveva visto allontanarsi sul monopattino, oggetto di furto, facendo perdere tempestivamente le sue tracce. La sala operativa della Polizia inviava un equipaggio a perlustrare la zona del porto, mentre l’altro equipaggio si accingeva a raggiungere la zona del centro storico, ove grazie all’utilizzo di un’apposita applicazione di rintracciabilità, installata su un cellulare che era all’interno dello zaino rubato dall’uomo, si riusciva a collocare, mediante gps lo smartphone. Giunti nel posto indicato dal geo localizzatore, si scorgeva un uomo, anch’egli straniero, che alla vista degli operatori consegnava spontaneamente il cellulare, sostenendo che gli era stato ceduto, pochi istanti prima, da un soggetto che si era allontanato su un monopattino. L’altra volante riusciva a rintracciare il monopattino elettrico, asportato durante il furto, sul quale vi era alla guida uno straniero, che riferiva anch’egli di aver avuto in consegna l’oggetto, poco prima, da un connazionale. Entrambi venivano condotti in Questura per l’identificazione. Durante la perlustrazione alla ricerca del fuggitivo, in una traversa del centro storico, le Volanti scorgevano un uomo straniero, in sella ad una bicicletta da donna elettrica, che corrispondeva alla descrizione fornita dal dipendente che aveva segnalato il furto. L’uomo veniva fermato e condotto in Questura per attuare l’identificazione, in quanto privo di documenti. Giunti nell’Ufficio, quest’ultimo iniziava ad agitarsi, sbracciandosi ed urlando insistentemente, assumendo atteggiamenti violenti nei confronti degli agenti, sia verbali, pronunciando continue minacce, che fisici, colpendoli con calci e pugni, rendendo difficoltoso l’atto dell’identificazione. Sottoposto a perquisizione personale, l’uomo veniva trovato in possesso degli oggetti segnalati come oggetti di furto e veniva riconosciuto dai connazionali come colui che aveva ceduto il monopattino elettrico ed il cellulare.

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