Rimini. Riparte la scuola, caos trasporto pubblico. La Cisl: “Saltate 200 corse al giorno”

Rimini
  • 19 settembre 2025

Dal 15 settembre ad oggi, raffica di corse tagliate ogni giorno. Parte la scuola e il trasporto pubblico va in tilt. E si solleva la protesta di genitori e studenti. «Adesso basta. Ad ogni inizio di anno scolastico la stessa storia. Corse soppresse, bus in ritardo e altri stracarichi di ragazzi. E allora ci chiediamo: l’abbonamento annuale a cosa ci serve?». Nel mirino finisce infatti la Start, società che gestisce appunto il trasporto pubblico urbano a Rimini. E il caos che si è creato lo sintetizza Sandro Di Giacinti, autista Start e vice segretario della Cisl trasporti di Rimini: «Quest’anno ci sono state 10 nuove assunzioni di autisti insufficienti, però, a coprire gli almeno 15 pensionamenti. E gli altri ulteriori 5 autisti che dovrebbero essere assunti non dispongono ancora della patente per il trasporto di persone, quella necessaria per guidare i bus. Da qui la causa delle continue soppressioni di corse in questo inizio di scuola. Dal 15 settembre ad oggi, infatti, ce ne sono state almeno 200 al giorno».

Ecco quindi alcune testimonianze di quello che sta accadendo. Stefania Cecchetti, libera professionista nel settore della privacy, madre di due figli e residente nella zona di Santa Cristina al confine con San Marino, lo spiega in modo diretto: «Stamattina (ieri, ndr) mio figlio, iscritto al quarto anno delle superiori al centro studi di Viserba, non è riuscito a prendere il bus scolastico per andare a lezione. Sapete perché? Perché il pullman non è passato. Né quello delle 6.45, sul quale sarebbe dovuto salire, né quello successivo delle 7.10. E questo nonostante che, ieri sera (mercoledì, ndr), l’applicazione Start che elenca le corse cancellate non avvertisse del problema... Mentre stamattina (ieri, ndr) indicava tutte le fermate soppresse, non solo la nostra».

Le difficoltà

Così, al disagio di trovarsi in una zona periferica: Santa Cristina, San Paolo, Montecieco «peraltro poco servita, il bus della linea 16, che opera sul nostro territorio, passa ogni ora», ecco aggiungersi la difficoltà di poter andare a scuola con regolarità. «Sono stata costretta a prendere la macchina – stigmatizza il genitore-, farmi 25 minuti per raggiungere Rimini, lasciare mio figlio alla coincidenza del bus per il centro studi di Viserba, ritornare a casa, accompagnare l’altra figlia a scuola, e, dopo tutta questa sfacchinata, poter, finalmente, andare al lavoro: in ritardo, naturalmente. Insomma, è una situazione paradossale, inconcepibile. E siamo solo al quarto giorno di scuola...». Una denuncia, quella della signora Cecchetti, che non è caduta nel vuoto. Ma è stata raccolta da Mario Erbetta, segretario, di Rinascita civica: «Oggi (ieri, ndr) è stato il turno della signora di Santa Cristina, ieri (mercoledì, ndr), invece, era stato un padre a lamentarsi perché la figlia, al primo anno dell’istituto Valturio, da lunedì 15 settembre non riesce a prendere l’autobus della linea 8 “Ospedale -Viserba” delle 13,23: le corse sono state tutte soppresse. E i pullman successivi, che sono transitati, non hanno caricato gli studenti lasciandoli appiedati all’Arco d’Augusto».

Perché tutto ciò? Quali le cause di questi continui disservizi del trasporto pubblico urbano? «La Start – spiega Erbetta – è costretta a lasciare fermi gli autobus perché non ha gli autisti sufficienti per guidarli. Sarebbe quindi ora di implementare i salari per rendere la professione più appetibile in particolare applicando il contratto di secondo livello ai nuovi assunti. Sono trascorsi ormai 7 anni da quando, come Rinascita Civica, nel 2018, denunciammo la carenza di autisti, le retribuzioni insufficienti per attirare nuove forze (un neo assunto percepisce uno stipendio mensile di 1.350 euro, ndr), e nulla è cambiato. Mentre tanti sono stati i proclami sui nuovi bus elettrici acquistati, sulla corsa per realizzare la nuova tratta del metromare verso la Fiera, che costerà circa 50 milioni, e la previsione per un’ulteriore tratta che porti in futuro anche verso Cattolica, ma nessuno si preoccupa di chi dovrà guidare i pullman in questi nuovi servizi».

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